domenica 20 gennaio 2013

Analizzatore di polveri e tarocchi

Chi è dalla parte della ragione, farà di tutto per preservare i fatti.
Chi è nel torto arriverà a fabbricare prove false.

Il comitato antiscientifico


Un sedicente comitato di sedicenti ricercatori indipendenti lotta da anni contro le scie chimiche, contro gli scettici, contro i disinformatori e contro ogni logica ed approccio scientifico.

Una tipica attività di ricerca indipendente del comitato


Poiché tale comitato rifiuta ogni approccio scientifico, utilizza apparecchi scientifici per provare scientificamente un fenomeno che qualunque scienziato ritiene inesistente.

Tale comitato è convinto di essere controllato attraverso i social network. Ecco perché è attivissimo attraverso Facebook.

Inoltre tale comitato ritiene di essere sistematicamente censurato su YouTube, tanto da sospettare ad ogni minimo malfunzionamento che l'intera organizzazione di Google sia impegnata nel disperato tentativo di impedirgli di esprimere le sue opinioni. Ecco perché ha ottenuto quattro milioni di visualizzazioni ed ha recentemente ottenuto la partnership (che viene concessa dietro richiesta e viene attivata volontariamente dall'utente).

Poiché tale comitato rifiuta l'approccio scientifico, nonostante sia sconosciuto all'Agenzia delle Entrate e non possegga partita IVA né Codice Fiscale, raccoglie denaro per acquistare vari gadget tecnologici al fine di dimostrare scientificamente l'esistenza delle «scie chimiche».

Il telemetro


Il primo è stato un telemetro, un apparecchio in grado di misurare la distanza di oggetti fino a qualche migliaia di metri. Il motivo di questo curioso acquisto è che, secondo i teologi della cospirazione, vale il teorema per cui
«le scie di condensa non si formano sotto gli 8.000 metri»
Quindi, se un aereo emettesse scie, e se si riuscisse a rilevare una distanza da terra dell'aereo inferiore ad 8.000 metri, si dimostrerebbe automaticamente che quella particolare scia non potrebbe essere una scia di condensa fatta di acqua e dovrebbe essere altro.

Tuttavia basta osservare un piccolo dettaglio:

Le molecole di acqua non soffrono di vertigini!

Insomma, se ci sono le condizioni fisiche, le scie si formano anche a bassa quota. Ad esempio, in vicinanza dei poli è possibile che in fase di decollo gli aerei riescano a produrre scie di condensa anche sul livello del mare. Ecco un video ripreso al Polo Sud:

Ultimamente a Mosca c'erano -41°, e qualcuno si divertiva a gettare pentole di acqua bollente dal balcone per provocare scie di condensa verticali.


Così c'è stata una simpatica quanto inutile colletta per raccogliere 4.000 euro ed acquistare un certo modello di telemetro che non avrebbe comunque dimostrato assolutamente niente. Lascio perdere i particolari, come le tre versioni pubblicate della fattura, i piagnistei sui cattivi che volevano impedirgli di acquistare l'oggetto e così via. Ecco il risultato dell'uso del telemetro:
Questo invece è un altro video, pubblicato in precedenza nello stesso canale YouTube:
Notate la somiglianza dei due aerei? Esattamente: non è una somiglianza. È lo stesso aereo. Insomma: il filmato del telemetro è falso.

L'analizzatore di polveri


Ora, dato che la scienza è brutta e cattiva (come qualunque cosa che non si riesce a capire), il meraviglioso comitato ha acquistato un altrettanto meraviglioso apparecchio: un analizzatore di polveri sottili.

E qui le persone razionali si pongono la domanda: perché? Ma è ovvio: perché, per un altrettanto teorema completamente inventato (non ridete):
«le polveri PM2,5 ed inferiori provengono dalle scie chimiche»
In particolare, ecco una articolata e grave affermazione:
«Le A.R.P.A., le agenzie regionali per la "protezione" dell'ambiente sottostanno ad una direttiva europea che vieta di rilevare il particolato atmosferico che possa rimandare alle attività di geoingegneria militare clandestina (bario, alluminio, manganese, cadmio, litio, silicio, biossido di zolfo etc.)»
Andiamo punto per punto.

«Le ARPA [...] sottostanno ad una direttiva Europea...»

Quale sarebbe questa direttiva europea che vieta di rilevare particolato atmosferico? Link, prego, altrimenti l'affermazione è falsa.

«...che vieta di rilevare il particolato atmosferico...»

Ecco un esempio di rilevazioni in Toscana che trovate pubblicate ogni giorno dall'ARPAT nella sezione «Bollettino regionale di qualità dell'aria»:

Dati ARPAT della qualità dell'aria in Toscana il 17 gennaio 2013

Come si può vedere, molte stazioni rilevano il particolato PM2,5. Quindi l'affermazione è falsa.

«...che possa rimandare alle attività di geoingegneria clandestina...»


Perché le polveri sottili dovrebbero essere in correlazione con le attività bla bla bla? Mai provato ad analizzare il fumo di sigaretta o di un caminetto? O l'aria di una zona molto trafficata? Quale sarebbe la correlazione causa-effetto se dal balcone di casa, in vicinanza di centinaia di potenziali fonti di polveri sottili, si rilevasse la quantità X di polveri con un certo fenomeno che avverrebbe a migliaia di metri di altezza?


«bario, alluminio, manganese, cadmio, litio, silicio, biossido di zolfo ecc.»

La formula della molecola di biossido di zolfo è SO2. Una delle sostanze rilevate è proprio il biossido di zolfo.

La colonna della rilevazione del biossido di zolfo

Solo il biossido di zolfo?


Informalmente l'ARPAT mi ha fatto sapere che stanno attrezzandosi per verificare anche i livelli di cadmio, dato che le normative prevedono un limite di 5ng/m³ (nanogrammi per metro cubo).

Solo il biossido di zolfo e il cadmio?


E perché non tutte le altre? Perché non rilevano quotidianamente i livelli di presenza degli altri milioni di molecole presenti nell'aria? Lascio la risposta al lettore intelligente, con i seguenti suggerimenti:

le analisi si pagano con le tasse
le tasse le paga chi lavora
i presidenti dei comitati immaginari sono disoccupati

The proof (la prova)

Il sedicente comitato ha quindi acquistato un analizzatore di polveri. Anzi, un analizzatore della grandezza delle polveri. Tecnicamente: un contatore di particolato. In pratica dice solo quanto sono grandi le polveri, senza fornire nessun'altra indicazione su cosa siano.

Inoltre:
  • Non si conosce il tipo di di misura della lettura (numero per piede cubo? microgrammi per centimetro cubo? è una misura cumulativa? differenziale?)
  • È uno misuratore ottico, quindi fuori normativa poiché NON idoneo alla misurazione delle polveri sottili (che devono essere campionate per misurazione gravimetrica secondo norma UNI EN 12341 UNI EN 14907, mentre per il particolato industriale è da adottare la norma UNI 13284 UNI 14181)
  • Non viene rispettato alcun protocollo di campionamento (ovvero continuo non inferiore alle 24 ore, e non sporadico magari apsettando numeri favorevoli alla propria tesi e scartando i dati scomodi)
Quindi questo apparecchio fornisce numeri utili alla causa quanto quelli del gioco del Lotto.

Ma alla futilità dell'acquisto si unisce quella inesplicabile ed irrefrenabile abitudine alla produzione di prove false che, stranamente, si impadronisce spesso dei ricercatori indipendenti.

Il 10 gennaio 2013 viene pubblicata un'immagine collage di varie foto dello straordinario apparecchio:

 
Analisi nel futuro...

Notato nulla? Ebbene sì: le date sono 08-02-2013 e 10-03-2013. Nel futuro.

Qualcuno glielo fa notare, così l'immagine sparisce e in breve viene sostituita da questa:

...analisi nel presente.
È esattamente la stessa immagine, ma con le date modificate. Un falso.
Chi è dalla parte della ragione, farà di tutto per preservare i fatti.
Chi è nel torto, arriverà a fabbricare prove false.
Ringraziamo il comitato di aver dimostrato al mondo di avere torto Marcio.

(LeFou!)

Ringrazio vivamente Tricio De Tricis per le immagini dell'analizzatore e per la notevole prontezza di riflessi
Update 21/01/2013 - Ringrazio Claudio Termografia per le osservazioni tecniche integrate all'articolo e quelle riportate nei suoi commenti. Ringrazio anche Mastrociliegia per i commenti tecnici all'articolo, che indicano che un'eventuale misurazione in particelle per piede cubo non sarebbero fuori scala ma assolutamente nella norma.

mercoledì 16 gennaio 2013

Live! il venerdì sera alle 22:00

Venerdì Live!


Sarò in diretta ogni venerdì sera dalle 22:00 alle 23:00 per una piacevole chiacchierata.

Per partecipare con le domande in chat o essere immortalati in video, andate nel mio profilo Google+, lì troverete l'evento. Dovreste trovare un avviso anche nel mio canale YouTube ma non ci metto la mano sul fuoco.

Questo sarà il primo venerdì in diretta, la prima volta «seria», e sicuramente farò un po' di confusione ma siamo qui per imparare e divertirci.

Il video completo sarà disponibile su YouTube dopo la conclusione della diretta.

Buon divertimento!




(LeFou!)


Update 20/01/2013: ecco il video
 
 Video della prima puntata di Venerdì Live!