sabato 7 novembre 2015

Il test che pochissimi superano

Per questo gioco serve un foglietto di carta e una penna (o matita, ma non barare).

Fatto? Hai preso il foglio e la penna? Sicuro???

Ok, continuiamo.

È recentemente uscito uno studio che rivela che i cristiani sono tendenzialmente più generosi dei musulmani.

Questo è il grafico (è tratto dallo studio, è verissimo, lo giuro).

Più è alta la colonna, più il gruppo religioso è generoso.


Adesso ti chiedo di fare una cosa: segna sul foglietto quale di queste affermazioni in questo momento senti più vera:

  1. I cristiani sono generosi perché la loro religione educa alla generosità.
  2. I musulmani sono avari perché la loro religione educa all'avarizia.
  3. La differenza tra cristiani e musulmani è solo una differenza di livello sociale, stile di vita e la religione in sé non c'entra niente.
  4. Entrambe le religioni educano alla generosità ma in privato i credenti fanno il contrario. I musulmani di più.
  5. Lo studio è sbagliato.
  6. LeFou mi vuole fregare, non segno il numero così non faccio la figura del cretino (anche se non mi vede nessuno e potrei imparare qualcosa)
Hai scritto il numero?

Il numero da uno a sei?

Ok, andiamo avanti.

Se scorri l'articolo fino in fondo, vedrai un nuovo grafico.
È lo stesso grafico che hai visto prima, ma (siccome sono un bastardo) ho tolto la prima colonna.

Lo studio non dice solo che i cristiani sono più generosi dei musulmani, ma anche che gli atei sono più generosi sia dei cristiani che dei musulmani.

La risposta giusta era la 4, ma non è importante.

Pensa al motivo per cui hai dato la risposta che hai dato. Pensa magari al motivo per cui sei stato spinto a verificare il link dello studio dopo aver visto il grafico completo. Pensa al motivo per cui hai gongolato dopo aver visto il primo grafico. O dopo aver visto il secondo.

Si chiama bias, pregiudizio, e ce l'abbiamo tutti. Tranne i robot.







sabato 14 marzo 2015

Appello all'autorità e citazioni del cavolo

I fuffari fanno largo uso di citazioni di personaggi importanti per dimostrare le proprie tesi assurde e pseudoscientifiche.

Questa tecnica è una vera e propria fallacia. Si chiama «appello all'autorità» (argumentum ab auctoritate).


Se lo dice LUI... ALLORA dev'essere vero!

Questa fallacia è molto usata perché:
  • È un'opinione
  • Non è necessario portare prove a sostegno della propria tesi
  • Non è necessario tenere conto dell'opinione convergente di tutti gli studi scientifici, basati sui fatti e non sulle opinioni
  • L'autorità citata non è esperta in quel certo campo
  • Se anche fosse esperta, anche un premio Nobel può sbagliare
  • Spesso la citazione è manipolata
  • Di solito nessuno andrà a verificare (se l'ha detto lui...)
Facciamo qualche esempo di citazioni tratte da uno dei più famosi geni dell'umanità: Albert Einstein.

Citazioni manipolate

Questa frase la troverete praticamente in tutte le pagine internet che parlano di animalismo, incluse quelle che cercano di spillarvi firme e soldi in nome dell'approvazione di leggi contro la vivisezione (che è già vietata).
«Vivisezione: nessuno scopo è così alto
da giustificare metodi cosi indegni»

Albert Einstein
(fonte? boh?)
A prescindere da ciò che pensasse Albert Einstein sull'argomento, la frase è manipolata.

La vera frase è questa:

«[...] Nessuno scopo è, secondo me, così alto da giustificare dei metodi indegni per il suo conseguimento. [...]»
Albert Einstein (fonte: "Pensieri degli Anni Difficili")
La frase non si riferisce alla vivisezione, bensì alla questione nucleare.

Qui trovate un ex ministro della Repubblica Italiana che utilizza la citazione per dar contro un allevamento di cani da laboratorio.
La stessa persona è socia di un'azienda di pesca (forse i pesci non sono animali, ottima notizia!) ed ha fatto approvare una restrizione alle normative sulla sperimentazione animale che impedisce l'allevamento di molti animali da laboratorio in Italia e che obbligheranno i laboratori ad importarli dall'estero (forse i cani durante un viaggio di migliaia di chilometri si divertono, ottima notizia!).

Citazioni onnipotenti

Alcune citazioni sono così generiche da poter essere usate per dimostrare praticamente qualunque cosa.
 
Queste due, sempre di A. Einstein, sono un classico.

«Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare,
finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa»

 «Ogni cosa che puoi immaginare,
la natura l'ha già creata»

Le frasi che dimostrano qualunque cosa hanno però un piccolo problema: che dimostrano anche l'opposto* di qualunque cosa.
 
Ad esempio, prendiamo come esempio la tesi dell'esistenza dei motori magnetici.

In breve, i motori magnetici sarebbero immaginari motori che generano energia dalle calamite.
Questi motori violano ogni legge fisica, nessuno è mai riuscito a costruirne, alcuni sono riusciti a venderli (ai gonzi).

Come accade molto, molto, molto spesso, alcuni gironzoloni internettiani commentano i miei video (che dimostrano che tali motori non possono esistere o che smontano i video di veri e propri truffatori) usando quelle due frasi.
 
Ragioniamo per assurdo.

Un gironzolone immagina che possa esistere un motore magnetico.

Dunque:
  • Poiché Einstein ha detto che gli sprovveduti possono inventare cose impossibili
  • Poiché Einstein ha detto che «ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata»
  • In base al principio di «appello all'autorità»
  • In base al fatto che qualunque essere umano dotato di connessione internet ha il diritto di piegare ogni legge fisica ed universale in base ai propri gusti senza conoscere la materia né portare prove a sostegno delle proprie opinioni
Si dovrebbe necessariamente concludere che il motore magnetico può esistere eccome.

Purtroppo ci sono anche io. Ed io immagino che non possa esistere nessun motore magnetico.

In base agli stessi principi, dunque, ho ragione anche io.

E così il motore magnetico può esistere, ma non può esistere. Inconsistenza, modello errato, eccetera eccetera.

(LeFou!)

Nota
* Tecnicamente, avrei dovuto scrivere «la negazione», ma suonava malissimo.

domenica 8 marzo 2015

La bufala della foto di Bin Laden e Condoleezza Rice

Questo post è dedicato ai complottisti in generale, anche se trae spunto da una storia particolare (e molto banale), quindi ogni volta che uso la seconda persona singolare «tu» è come se mi rivolgessi ai complottisti. Quelli ottusi.

La foto-scandalo di Bin Laden con Condoleezza Rice

Questa sera ho piacevolmente mangiato fuori casa.

Al rientro, ancora pienotto e con la cena tutta da digerire, trovo questo link nel mio canale Facebook:

Foto shock! (o sciocca?)

Un simpatico complottista, con tanto materiale signoraggista e contro i politici, ha portato alla mia attenzione (diciamo così) una foto di Osama Bin Laden in posa con l'allora Ministro Condoleezza Rice e tanto di bandiera americana sullo sfondo. Suo commento: «IGNORANTE».

L'epiteto che accompagna la foto era stimolante, e nonostante la sonnolenza post pasto, ho pigramente cercato la fonte dell'immagine.

In trenta secondi ho subito trovato la questione ben spiegata da snopes.com. Se volete conoscere i dettagli, leggete direttamente l'articolo (è brevissimo e ci sono tutti i link). Se non avete neanche voglia di cliccare, vi spiego la storia brevissimamente.

La foto è un fotoritocco. È stata composta nel 2007 per un concorso annuale online chiamato «April Fools Day» (Scherzi del Primo Aprile), è stata ovviamente pubblicata il 1° aprile del 2007, è poi stata segnalata da chi l'ha pubblicata come "April Fools" proprio per evitare equivoci, è stata riproposta su internet negli ambienti complottisti, e tuttora (evidentemente) c'è ancora qualche allocco che ci casca.

E se ti fossi imbattuto in questa foto? Cosa mi avresti scritto?

Osama LeFou


Ma io mi chiedo: se con la cena sullo stomaco in trenta secondi ho scoperto che quella foto è falsa, perché tu, complottista che credi di aver capito tutto, davanti alla prova che potrebbe dimostrare incontrovertibilmente che gli USA hanno organizzato un complottone mondiale, non hai minimamente avuto l'accortezza di verificare se quella foto fosse vera o falsa?

Perché non ti sei chiesto come mai la Rice era sorridente accanto a Bin Laden quando Al Quaeda già nel 1993 aveva fatto esplodere nei parcheggi del WTC un camion bomba uccidendo 6 persone e ferendone un migliaio? La foto non poteva essere stata scattata dopo, a meno che non si voglia sostenere che abbiano organizzato un megacomplotto internazionale ma si siano fatti fare delle foto "ufficiali" tanto per ridere già dopo il primo attentato.
Quindi al momento della foto la Rice doveva avere al massimo 39 anni e Bin Laden al massimo 35. Ti pare che abbiano 39 e 35 anni? Dalla foto non ti paiono un po' troppo vecchiotti?
Non vedi com'è grigia e bianca la barba di Bin Laden?
Osama Bin Laden nel 2007 aveva la barba nera brizzolata: come faceva ad averla grigia e bianca nel 1993?
"Osama bin Laden portrait" di Hamid Mir - http://www.canadafreepress.com/. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Osama_bin_Laden_portrait.jpg#mediaviewer/File:Osama_bin_Laden_portrait.jpg

Perché non ti sei chiesto come mai Bin Laden portasse il turbante (se si chiama così) ma fosse in giacca e cravatta? Tanto per passare inosservato?

E soprattutto: quando vedi una foto troppo piena di particolari che confermano la tua tesi (la Rice addirittura divertita, la bandiera americana sullo sfondo, Bin Laden in cravatta) perché non ti viene in mente che può essere stata costruita apposta?

È un eccesso di indizi. Questo è il primo campanello di allarme che mi suona in testa quando vedo qualcosa del genere. Vado subito a verificare, perché il sospetto che mi trovi davanti ad una bufala è troppo forte.

A te niente, eh?

(LeFou!)

UPDATE 8/3/2015: grazie al regalo di un seguace della mia pagina Facebook, aggiunta la foto che dimostra inequivocabilmente che ero io, e non Bin Laden, accanto a Condoleezza Rice.

domenica 15 febbraio 2015

Le cazzate di Stoppa sulla sperimentazione animale

Ieri è andato in onda un servizio all'interno di Striscia la Notizia (Canale 5) su una manifestazione del P.A.E. (Partito Animalista Europeo) davanti la facoltà di Medicina dell'Università La Sapienza di Roma.

Chi è Edoardo Stoppa

Edoardo Stoppa è un sedicente «fratello degli animali» che realizza servizi sul tema per Striscia la Notizia (Canale 5).

Edoardo Stoppa che ama gli animali in tutte le sue forme


C'è anche un album di figurine che sfrutta la sua immagine (gratis?).

Stoppa testimonial di un album di figurine: € 0,60 a pacchetto (con il cane vestito da supereroe per rispettare l'animale)

Come ho fatto presente in un recente articolo, dal titolo Perché i giornali abboccano alle bufale:
«diffondere bufale è più facile e rende di più»
E Stoppa è un abitudinario delle bufale.

Ad esempio, recentemente ha montato un servizio su un allevatore che avrebbe una stalla fatiscente e senza finestre.

Ma come mai nel filmato stesso si nota come nella stalla la luce c'è?

Come spiega l'allevatore incriminato:
«Hanno ripreso solo il lato sinistro, le aperture sono a destra»
Quindi Stoppa ha inquadrato appositamente solo una parete, quella con la finestra murata, mentre ha evitato di mostrare l'altra con la finestra.
(in questo articolo l'allevatore si è difeso spiegando tutto, ci sono molte altre gustose mistificazioni)
 
Analizziamo ora qualche punto del servizio sulla manifestazione animalista per capire se i fatti riportati da Stoppa fossero veri o un po' addomesticati per fini di propaganda e di immagine.

Non farò un esame del servizio punto per punto. Magari linkerò altri articoli che altri scriveranno in rete perché non ho seguito tutta la questione dall'interno e non ho tutto il materiale per tutte le verifiche.

Mi limiterò a segnalare solo alcuni passaggi palesemente falsi e mistificatori.

Il servizio

Stoppa: - Oggi torniamo a parlare di sperimentazione animale e vivisezione.
Iniziamo male: la vivisezione è vietata in tutta Europa e non viene utilizzata da oltre 70 anni. Continuare ad accostare il termine vivisezione alla sperimentazione sugli animali è mistificatorio e propagandistico, ed un giornalista (in teoria) non dovrebbe fare propaganda.
Voce fuori campo (Ezio Greggio): - Qualche tempo fa vi avevamo mostrato per la prima volta le immagini registrate all'interno di un laboratorio universitario sulla detenzione di alcune scimmie costrette a vivere con inserti cerebrali senza alcun tipo di anestesia.
Falso: gli inserti cerebrali non hanno bisogno di anestesia, poiché il cervello è privo di ricettori del dolore.
Guardate ad esempio questo video: notate sofferenza in questo paziente umano che controlla un braccio robotico con la mente?


Inoltre tenere gli animali sotto continua anestesia sarebbe una pratica terribile! Forse Greggio e Stoppa suggeriscono di tenere i macachi in anestesia permanente? Questi sarebbero i fratelli degli animali?

Voce fuori campo: - Dopo i nostri servizi c'è stata una manifestazione degli animalisti europei, e il professor Caminiti ha annunciato una contro-manifestazione dichiarando: «camice bianco e fiore all'occhiello, io sarò davanti al mio Dipartimento a difendere e riaffermare quell'idea che ha guidato tutti noi a diventare medici e ricercatori»
Stoppa: - Eccoci qui. In questo momento ci stiamo recando di fronte al Dipartimento dove sono detenuti i macachi e dove il professor Caminiti dovrebbe aspettarci con tutti i suoi sostenitori.
[inquadratura dell'esterno deserto, rumore di grilli, risate finte]
Io non ne vedo i sostenitori (sic). E dopo una dichiarazione ben precisa che sarebbe stato davanti al suo Dipartimento con camice bianco e fiore all'occhiello, il professor Caminiti qui non c'è. Assolutamente. Come del resto non c'è neanche uno dei suoi sostenitori.
Falso: qui scade nel bullismo, della serie «vigliacco, hai detto che mi aspettavi fuori e invece non ti sei presentato!»

Innanzitutto non erano semplici «animalisti europei», ma era una manifestazione organizzata da tempo dal PAE - Partito Animalista Europeo (con scarso successo, dato che si sono presentate solo circa 40 persone).
Citarlo subito come partito sarebbe apparso un po' stridente con il copione professore-casta-contro-animalisti, ed avrebbe fatto capire subito ciò che era: un'azione politica di un gruppo interessato a creare un caso mediatico a prescindere dalla verità dei fatti.

Inoltre è vero che era stata annunciata una contro-manifestazione, ma poiché i simpatici e pacifici animalisti avevano usato toni da guerriglia su Facebook minacciando anche l'uso di armi da fuoco contro Caminiti, la questura ha deciso di:
  1. spostare il luogo della manifestazione del PAE all'esterno del Dipartimento
  2. consigliato al Dipartimento di evitare la contro-manifestazione per evitare problemi
Così il Preside della facoltà ha consigliato di annullare la contro-manifestazione per evitare problemi. Così, mentre gli attivisti del PAE, in spregio alle indicazioni della questura, sono entrati nel Dipartimento (grazie anche alla troupe di Stoppa), i partecipanti alla contro-manifestazione sono rimasti sostanzialmente tutti all'interno (tranne alcune eccezioni, come vedrete sotto).

E poi: se quella inquadratura dell'ingresso deserto doveva testimoniare l'assenza dei contro-manifestanti, dove erano i manifestanti del PAE?

E come mai Stoppa nell'inquadratura ha i capelli asciutti e perfettamente a posto, mentre in seguito i capelli erano in disordine e bagnati?

Evidentemente, era un'inquadratura girata prima appositamente per fare il bulletto. Ad esempio, poteva mandare in onda questa inquadratura:


I contro-manifestanti invisibili
Oppure questa:
Altri contro-manifestanti invisibili

E all'interno dell'Università, come testimoniano queste immagini, cosa succedeva?
Immagine diffusa da una settimana in rete

E Stoppa lo sa benissimo, dato che è stato intervistato proprio da alcuni ragazzi della contro-manifestazione!
(se sarà diffuso il video ve lo linkerò)

Solo che non ve lo poteva far vedere, perché erano molti di più degli animalisti. (che saranno stati una quarantina).

La str*****a degli effetti collaterali


Stoppa dà voce a degli esperti che sparano uno sfondone galattico (e che ripetono all'infinito da anni):
Prof. Bruno Fedi - Primario Ospedaliero: - Non si può supporre che il Food And Drug [la Food and Drug Administration, ndr] siano animalisti (sic). Bene. Citano nelle loro statistiche centomila morti l'anno negli Stati Uniti per cause iatrogene, ovverosia per effetti collaterali che non si erano visti per gli animali.

BOOOOOOMMMM!!!

Innanzitutto le cosiddette cause iatrogene non sono solo «effetti collaterali che non si erano visti sugli animali», ma sono queste (fonte Wikipedia):
  1. Errori medici
  2. Negligenza o procedure difettose
  3. Interazione tra i farmaci prescritti
  4. Effetti collaterali dei farmaci prescritti
  5. Sottostima degli effetti negativi dovuti alla somministrazione di farmaci
  6. Abuso di farmaci che inducono resistenza ai trattamenti antibiotici
  7. Trattamenti non testati e trattamenti radicali
  8. Diagnosi parziali
  9. Infezioni ospedaliere
  10. Sperimentazioni mediche
Di tutte queste cause, solo la quarta parla di effetti collaterali, molti dei quali però sono conosciuti, presenti nel foglietto illustrativo, ma che vengono a volte ignorati dal paziente e/o dal medico. Insomma: nella maggior parte dei casi non è colpa dei farmaco, ma spesso è colpa del medico, ovvero è colpa proprio dei colleghi del dottor Fedi che parla. Gli animali e la sperimentazione non c'entrano niente.

Inoltre come già discusso nel mio video sulla Sperimentazione Animale, la ricerca farmacologica funziona così:
Le fasi della sperimentazione: la fase sugli animali è la striscia rossa... e le altre?

Ovvero: dopo la sperimentazione di un farmaco sugli animali più adatti alla verifica, ci sono tre fasi di sperimentazione clinica sugli uomini prima della commercializzazione.

Ma se un farmaco ha un effetto collaterale mortale «che non si era visto sugli animali», significa anche che non si è visto neanche sugli esseri umani.

Per dirla in termini calcistici: per arrivare in porta, l'avversario deve superare:
  • il pressing degli attaccanti
  • i centrocampisti
  • i difensori
  • il portiere
Se l'avversario segna un gol, il tifoso non può dire «eliminiamo il centrocampo, così vinciamo tutte le partite». È un tifoso che ce l'ha con il centrocampo ma che non capisce una mazza di calcio.

(per approfondimenti, i dettagli sono in questo articolo sul tema specifico)

(LeFou!)

Nota: l'articolo è in fase di aggiornamento, sto reperendo il materiale per tutte le mie affermazioni. Il materiale mancante è quasi tutto su Facebook, che purtroppo rende molto difficile la consultazione di materiale di qualche giorno fa...

domenica 8 febbraio 2015

La balla degli spaghetti «naturali»

Ci siamo. Manca poco all'apertura di Expo 2015 dedicato al cibo, e già la propaganda avanza a tambur battente straparlando di eccellenza della dieta mediterranea naturale, fatta di ingredienti tradizionali e naturali, che niente hanno a che fare con quelle brutte cose come le biotecnologie, gli OGM, insomma tutte quelle robe da Frankenstein.

L'idea, insomma, è che la nostra dieta mediterranea sia fatta solo di ingredienti semplici, che si trovano tutti in Italia da millenni.

Siamo sicuri? Ok, allora esaminiamo di cosa è fatto un semplicissimo piatto di pasta, gli spaghetti c'a' pommarola 'ncoppa.

Un italianissimo piatto di spaghetti al pomodoro

Spaghetti Hulk: mutazione radioattiva dal 1974

Il grano duro con il quale è fatto lo spaghetto è un misto di varie qualità di grano.

La qualità base è il grano creso,un grano duro molto coltivato in Italia.

Il grano creso è fatto dall'incrocio tra un grano messicano, il Cymmit, ed il CP B144. Il CP B144 è stato ottenuto da una mutazione radioattiva.

Radioattiva. Lo giuro. Controllate su internet.

Nel 1974 hanno preso un grano, il Cappelli, l'hanno sottoposto ad alte dosi di radioattività, sono venute fuori tante spighe mutate, hanno preso la mutazione più interessante, l'hanno incrociata, ed è venuta fuori la varietà di grano duro più coltivata in Italia.

E ci fanno gli spaghetti che mangiamo.

Proteste sulla stampa? No.
Dubbi sulla salute? Niente.
Problemi sul fatto che le monocolture di grano creso sottraggono terreno ad altre varietà attentando alla biodiversità? Zero, nada, rien de rien.

Questa è la pasta italiana. Un tipico prodotto tradizionale e naturale della cultura gastronomica italiana, vero?

Ok, la pasta è cotta. Ci vuole un po' di pomodoro.

Pomodori Pachino ebrei da ingegneria biotecnologica


I pomodorini Pachino (come il ciliegino ed altri) sono coltivati nella zona di Pachino, hanno anche il marchio IGP... Almeno questi saranno italiani e tradizionali al 100%! No?

No. Le varie cultivar del pomodoro Pachino sono state create nel 1989 dalla Hazera Genetics, una azienda biotecnologica israeliana. Non sono OGM in senso stretto, ma sono prodotti da laboratorio.

Ricordate nel 1989 proteste di piazza che rifiutavano l'uso nella nostra italianissima cucina del pomodoro creato in laboratorio? Io no.
E problemi di biodiversità dovuti all'uso di una monocoltura nel territorio di Pachino? Non mi pare.

Ed ora, sulla pasta al pomodoro ci vuole una spolveratina di formaggio.

Formaggio grattugiato OGM


Cosa preferite sulla pasta? Parmigiano Reggiano DOP o Grana Padano DOP? Sono due fantastici e buonissimi formaggi, ma come vengono fatti?

Ok, si fanno con il latte (tanto latte) proveniente da vacche che mangiano alimenti OGM.

Etichetta del 2008 che riporta esplicitamente la presenza di mangimi prodotti da «semi geneticamente modificati» (OGM)


Eh sì. Ed è inevitabile. Praticamente tutti gli animali italiani mangiano OGM, con pochissime eccezioni.

Le ragioni sono due.


Il primo motivo
https://twitter.com/DarioBressanini/status/570525359717937152

1) non siamo autosufficienti. Importiamo ogni anno 3.350.000 di tonnellate di vegetali OGM senza i quali non potremmo dare da mangiare al nostro bestiame.

2) il mais italiano spesso è velenoso. Viene attaccato da una simpatica farfallina, la piralide, che decide di abitare nella pianta bucherellandola allegramente. I suoi escrementi attirano le fumonisine, dei simpaticissimi funghi che producono a loro volta dei poco simpatici veleni, che renderebbero il latte velenoso. E le coltivazioni vanno in cenere. Letteralmente. Devono bruciare interi raccolti.

Quindi le vacche che producono il latte con il quale si fanno il fantastico Parmigiano Reggiano e l'eccellente Grana Padano mangiano allegramente (anche) mangimi OGM importati dall'estero.
[Nota: secondo il disciplinare del Parmigiano Reggiano, a differenza che per il Grana Padano, non si può utilizzare mais importato "sicuro" dalle fumonisine. Non perché sia OGM (si possono far mangiare gli altri OGM tranquillamente), ma perché può essere somministrato solo poco dopo il raccolto. Contenti loro...]

Almeno il basilico?


Sì, il basilico è un'erba selvatica. Non è modificata geneticamente e non è prodotta da un laboratorio.

Attenzione però a quella che coltivate in casa. Le foglie delle piantine troppo giovani (fino a dieci centimetri) contengono metil-eugenolo, che è cancerogeno.

Quindi se pensavate di sostituire il pomodoro con un pesto artigianale o fatto in casa, attenzione. Potreste passare dalla padella... alla brace.

Doverosa postilla


Questo articolo non vuole creare allarmismi. Il cibo italiano è buonissimo, io lo mangio, fa benissimo, e se gli ingredienti sono di buona qualità non ci sono pericoli per la salute.
Questo articolo vuole solo fare chiarezza, e demolire alcuni luoghi comuni che ci raccontano su giornali e televisioni i finti difensori dell'italianità.

Non è vero che mangiando un cibo contenente sostanze cancerogene si contrae necessariamente il cancro.
Non è vero che mangiando OGM si diventa un OGM.
Non è vero che un incrocio da laboratorio produce un cibo schifoso o pericoloso.
Non è vero che una mutazione da radiazioni produce un cibo pericolosissimo.

Un DNA modificato (con incroci, con ingegneria genetica o con radiazioni) è pur sempre un DNA. Produce una pianta come tutte le altre, che può far male o bene, piacere o disgustare esattamente come tutte le altre piante.

L'importante è verificare scientificamente se mangiare una pianta faccia bene o male. E tutti i cibi che mangiamo sono sicurissimi, consumati nelle modalità e quantità previste. E gli OGM sono altrettanto sicuri, anche se molti lagnosi insistono ancora a recitare dopo trent'anni la poesia di Pasqua che «non sono noti gli effetti a lungo termine».


Ogni affermazione è stata verificata da fonti scientifiche, molte cose qui esposte sono anche su Wikipedia.

Sul pesto cancerogeno, consiglio l'articolo di Bressanini del 2007.

(LeFou!)

UPDATE 09/02/2015: modificata ed estesa la postilla.
UPDATE 01/03/2015: modificata la parte riguardante l'uso di OGM nei formaggi, e precisazione che il mais OGM che viene dall'estero (quello sicuro) non viene usato per l'alimentazione del consorzio Parmigiano Reggiano. Può essere usato quello italiano (perché va somministrato poco dopo il raccolto), in casi limitati, e quindi con i pericoli che ho fatto presente nell'articolo e che sono di dominio pubblico. Ringrazio chi me l'ha cortesemente segnalato scrivendo su twitter «al più presto leggerà nostre notizie», ma bastava farlo presente. Secondo me così è ancora peggio, ma ognuno ha i suoi gusti...
UPDATE 02/03/2015: aggiunta una fonte tranquillizzante sul "pesto cancerogeno".

mercoledì 4 febbraio 2015

L'Isola dei Complottisti

È ora di dare una svolta epocale a teorie del complotto, pseudoscienze ed altri pseudocosi.

È ora di istituire

L'Isola dei Complottisti
(e degli pseudocosi)


Tipica isola dei complottisti dove sono tutti ricchi trallallero

Propongo la seguente legge:

Articolo 1

Un numero minimo di cento complottisti/pseudoscienziati/pseudoanimalisti/pseudoeconomisti/pseudocosi ha il diritto di occupare un'isola disabitata, con una superficie proporzionale al numero degli occupanti.
 

Articolo 2


Gli occupanti dovranno vivere in tale isola seguendo con coerenza la loro teoria, senza eccezioni.
 

Articolo 3


Agli occupanti sarà dato un telefono o altro sistema di comunicazione per farsi venire a prendere nel caso in cui l'applicazione della loro teoria porti al disastro.

Questa legge semplicissima permette di verificare una teoria senza l'alibi per cui tutti ce l'hanno con loro, le multinazionali nascondono le prove dell'esistenza degli unicorni rosa, non conviene ai petrolieri eccetera eccetera.

Vediamo alcuni esempi.

Il motore magnetico che produce energia infinita

Gli occupanti dell'isola potranno produrre energia solo da un motore magnetico che costruiranno prima di recarsi nell'isola o che acquisteranno da uno dei misteriosi inventori che popolano il web e che arriverà nell'isola.

Potranno così alimentare tutte le apparecchiature che vogliono, dimostrando al mondo che quei motori che si vedono sul web non sono truffe che nascondono batterie o cavi, ma violano davvero le leggi della termodinamica e della conservazione dell'energia.

Se e quando resteranno senza energia, chiameranno con il telefono a loro disposizione (se anche quello non è alimentato con il magnifico motore magnetico).

Stampare banconote

Gli occupanti dell'isola si potranno impossessare del signoraggio secondo la loro particolarissima definizione, ovvero della differenza tra costi di stampa e valore nominale delle banconote.

Potranno così diventare ricchissimi stampando moneta in continuazione, diventando ricchissimi senza limiti e distribuendo questo enorme guadagno, anche se secondo tutte le teorie monetarie ed economiche del mondo, ed anche secondo banali osservazioni empiriche, non è assolutamente vero.

Se e quando finiranno per coprire l'isola di carta straccia nutrendosi delle radici degli alberi, chiameranno con il telefono per farsi venire a prendere (la telefonata gliela paghiamo noi, perché a quel punto la loro moneta varrà meno della carta con la quale è stampata).

Animalisti estremi

Gli occupanti dell'isola vivranno senza utilizzare in alcun modo gli animali per alcuno scopo, in particolare:
  • sperimentazione animale, e quindi
    • niente uso di medicinali e tecniche chirurgiche testati con gli animali (tutti)
    • niente vaccini scoperti con la sperimentazione animale (tutti)
    • niente uso dei cosmetici testati con gli animali (tutti)
    • niente cura degli animali stessi tramite medicinali e tecniche chirurgiche testati sugli animali (tutti)
  • alimentazione, e quindi
    • niente carne (ovvio)
    • niente latte e latticini (formaggi ecc.)
    • niente uova e derivati
    • niente miele (lo fanno le api che non devono essere schiavizzate)
  • vestiti, e quindi
    • niente pellicce
    • niente lana
    • niente scarpe, borse, accessori in cuoio o in pelle
    • niente strumenti, pennelli, pettini o altri oggetti fatti con ossa o peli
  • controllo della popolazione animale, e quindi
    • niente derattizzazione (benvenute in casa, pantegane)
    • niente caccia e controllo della fauna (aumento incontrollato di cinghiali, uccelli, lumache ecc. che distruggono i raccolti)
  • coltivazione e compagnia, quindi:
    • niente letame per concimare i campi
    • niente cani e gatti in casa (che a loro volta mangiano altri animali e cibo fatto di animali)
    • niente uso di animali come mezzi di trasporto e di lavoro (quindi uso obbligatorio di trattori ed automobili, le quali però sterminano centinaia di insetti volanti e striscianti durante il movimento)
Ovviamente un'alimentazione esclusivamente vegetale, unita al mancato controllo della fauna, implica che gli animali tenderanno a scorazzare nei campi distruggendo i raccolti. I bovini stessi, dovendosi nutrire di quello che trovano in giro, si sfameranno con il raccolto dell'isola.

E la presenza permanente di topi in casa implica dei problemi sanitari di un certo spessore, che non potranno risolvere con i medicinali testati sugli animali dai cattivissimi vivisettori.

Se e quando finiranno sterminati dalle epidemie, dalla malnutrizione, dal freddo eccetera, basterà una telefonatina.

(LeFou!)

UPDATE 04/02/2014: aggiunte alcune limitazioni dell'animalismo estremo (sezione "coltivazione e compagnia").

mercoledì 21 gennaio 2015

La guerra delle multinazionali sugli OGM

Inutile negarlo: c'è una vera e propria guerra della (dis)informazione sugli OGM portata avanti dalle multinazionali.

E noi siamo la terra di conquista.

Noi possiamo scegliere se comprare o meno un prodotto.
Noi possiamo fare pressioni sui politici per farli decidere in un senso o in un altro.
Noi possiamo indignarci, protestare, boicottare.
Noi siamo ciò che queste multinazionali senza scrupoli cercano di conquistare.

Vogliono la nostra scelta, il nostro voto, la nostra rabbia.

Lo sappiamo: le multinazionali non sono delle ONLUS votate alla beneficienza (e a volte anche qualche ONLUS non lo è). A loro interessa il profitto. Profitto ad ogni costo.

Pubblicamente sostengono di voler proteggere il pianeta, tutelare l'ambiente, e tutte quelle belle cose che piacciono tanto al bambino che è in noi.

Invece, con la loro propaganda e la loro disinformazione, puntano solo al fatturato.

Ecco cosa accade in tema di OGM.

Chi ti paga? Gli studi falsi


In tema di OGM esistono oltre 14.000 studi scientifici

Tutti questi studi dicono che gli OGM hanno gli stessi effetti sulla salute delle analoghe varietà non-OGM.

Ma chi paga questi studi?

Molti di questi studi, come è ovvio che sia, sono prodotti dalle stesse società biotech che commercializzano i prodotti. Anzi, sono studi obbligatori. Ovvio: se vuoi produrre qualcosa, il minimo che devi fare è controllarla prima di vendercela.

Se uno studio viene finanziato da chi vorrebbe commercializzare un OGM, può nascere il sospetto che possa essere un po' addomesticato, no? Magari ci sono scritte cose false, no? Ok, è comunque uno studio scientifico ed è accompagnato da dati ed evidenze verificabili, però il sospetto è lecito.

Tra queste migliaia di studi ce ne sono anche molti finanziati da istituzioni pubbliche. La Commissione Europea ha speso in questi anni ben 250 miloni di euro per capire se gli OGM fanno male. Ed anche questi studi concludono che mangiare un OGM o una varietà tradizionale ha gli stessi effetti sulla salute.

Quanti studi dicono che mangiare un OGM è salutare quanto mangiare un vegetale tradizionale?

TUTTI

Quanti studi dicono che gli OGM fanno male?

NESSUNO


Forse non è chiaro, magari con un grafico si capisce meglio.

L'opinione della scienza


No, anzi. C'è UNO STUDIO che conclude che gli OGM di un particolare tipo fa male alla salute.

Uno studio poi rivelatosi SBAGLIATO. Una vera e propria BUFALA che ha permesso ai mezzi di comunicazione di fare un bel po' di terrorismo mediatico per orientare l'opinione pubblica (la nostra opinione). Ed ovviamente, non è stato dato un gran risalto al ritiro dello studio da parte della rivista scientifica che l'aveva pubblicato.

E chi ha pagato questo studio?

L'hanno pagato Auchan e Carrefour, due società multinazionali che guadagnano vendendo a noi alimenti OGM free facendoceli pagare di più (perché sono meglio, eh beh!)

E noi, che siamo il terreno di conquista della guerra sugli OGM, crediamo che gli OGM facciano male perché chi ci vende prodotti OGM free ha finanziato uno studio fatto con i piedi.

La potenza delle multinazionali

Ok, quindi Carrefour ed Auchan hanno finanziato l'unico studio (sbagliato) che dice che gli OGM fanno male.

La propaganda dice che, però, dall'altra parte c'è la Monsanto!

La Monsanto!

LA MONSANTO!

LA MON$ANTO!!!11!!



Immagini tratte dalla propaganda anti-Monsanto e pro-OGM-free


Ok, quindi le forze in guerra sono due:
  1. La potentissima multinazionale Monsanto che vuole imporre prodotti OGM per guadagnare tanti soldi
  2. Le altre multinazionali (Carrefour, Auchan) che preferiscono vendere prodotti OGM free per guadagnare tanti soldi
Mettiamoci anche Coop Italia, che multinazionale non è ma ci martella con la qualità dei suoi prodotti ecc. ecc.

Confrontiamo le forze in campo.


Fatturato 2011
Monsanto 5,06
Coop Italia 13,10
Auchan 44,40
Carrefour 81,00

Aspettate, forse non si capisce bene. Forse in questo modo è più chiaro.

Multinazionali a confronto (più Coop Italia)

E noi siamo il terreno di conquista.

(LeFou!)

Nota a margine: qualcuno osserva che ho messo a confronto il fatturato delle quattro società e non altri indicatori di bilancio, come l'utile netto o lordo. È vero, ma la scelta è stata dettata da due esigenze. La prima è che il fatturato è un ottimo indicatore facilmente verificabile, immediatamente confrontabile e poco manipolabile della dimensione di una società. La seconda è che, prendendo in considerazione l'utile, si trovano anni in cui ad esempio l'utile di Monsanto è addirittura negativo, per cui sarebbe stato necessario andare a verificare anni di bilancio di tutte e quattro le società con raffronti altalenanti. Comunque, se qualcuno vuole prendersi la briga di farlo, sono come sempre disponibile ad integrarlo nell'articolo o a trattare la questione in un articolo a parte.

Fonti:
Datalink sugli OGM di Italia Unita per la Scienza: http://italiaxlascienza.it/main/datalink/ogm/ 
Articoli scientifici in peer review sugli OGM (in inglese): http://genera.biofortified.org/viewall.php
Affair Seralini: http://en.wikipedia.org/wiki/S%C3%A9ralini_affair e le sue 95 fonti a corredo
Fatturato Monsanto 2011 https://it.finance.yahoo.com/q/is?s=MON&annual (convertito al cambio di $ 1.39196 per euro - fonte Banca d'Italia tasso medio annuo 2011)
Fatturato Auchan 2011 http://www.auchan.it/media/bilancio-sostenibilita/Auchan-BilancioSociale-2011.pdf pagina 21
Fatturato Coop Italia e Carrefour 2011: Wikipedia Italia

UPDATE 21/01/2015: corretto un indicativo in favore di un congiuntivo (grazie a Valentino Catelani per la segnalazione), corretta una didascalia  e verificata la cifra di 250 milioni di euro spesi dalla Commissione Europea (lo studio linkato nell'articolo è costato 200 milioni, lo studio precedente 50).
UPDATE 22/01/2015: a richiesta, aggiunto elenco di articoli sugli OGM (in inglese) e il datalink di IUXS sull'argomento per chi volesse approfondire.

domenica 18 gennaio 2015

Perché i giornali abboccano alle bufale

Perché i giornali abboccano alle bufale?
E perché nascono continuamente blog che inventano e rilanciano continuamente bufale?
La risposta alle due domande è la stessa. Ve lo spiego in forma breve e in forma un po' più argomentata.

In breve


Diffondere bufale è più facile e rende di più.

Svolgimento

Una volta si facevano le inchieste. Quelle vere, ed era difficilissimo.
Per scrivere una storia di successo, di quelle che piacciono alla gente, che ti rendono famosi e che fanno vendere tantissimo il giornale per il quale scrivevi, serviva almeno:
  1. avere la fortuna di venire a conoscere delle informazioni interessanti
  2. verificare le informazioni
  3. immaginare cosa può esserci dietro quelle informazioni
  4. cercare conferme
Ad esempio, tempo fa girava la bufala dei numeri rossi delle confezioni di latte.


Mettiamo il caso che al bar, giocando a carte, un amico mi racconti questa storia.
«Sai cosa ci fanno con il latte che non vendono? Viene ribollito e rivenduto come fosse fresco. Lo fanno fino a sei volte. È pure scritto sotto la confezione, sono quei numerini rossi. Io ho controllato, è tutto vero!»

Storia succulenta, eh? Ma a questo punto cosa fa un giornalista vero? Deve verificare.
Quindi controlla varie confezioni: ok, ci sono i numeri.
Allora contatta l'azienda che produce il latte, e arriva la prima mazzata: l'azienda risponde che loro non riciclano il latte, e che le confezioni di Tetrapak® che gli vendono hanno già quei numeri rossi stampigliati sopra.
Ma l'azienda potrebbe mentire, e allora il giornalista contatta la Tetrapak® che risponde che quei numerini rossi sono il numero della bobina dalla quale vengono prodotte le confezioni.

Tutto chiaro? Ok, sappiamo che non stiamo bevendo latte ribollito fino a sei volte.

Però... però intanto il giornalista ha speso ore o giorni di tempo dietro una storia falsa, una vera e propria bufala. E magari lo pagano un tot ad articolo, per cui ora non può neanche comprare il latte per la colazione del giorno dopo.

Per i blogger complottisti, e per qualche giornalista poco incline alla verifica (o così sottopagato da scegliere tra la verifica e mangiare) diventa tutto più facile.
 
Prendono l'illazione, la condiscono con qualche dettaglio tanto per renderla più appetibile (con riferimenti alla salute, al «ce lo tengono nascosto» e via dicendo), su internet aggiungono il classico «FAI GIRARE!!!» e il gioco è fatto: l'articolo inizia a diffondersi senza controllo, e il danno che produrrà non potrà essere fermato dagli articoli dei debunker, che si affaticheranno inutilmente a mostrare i comunicati delle aziende, della Tetrapak® eccetera come chi tenta di arginare il mare con le nude mani.

Ed avranno successo. Oh, sì! Tante copie vendute, tanti click sull'articolo, tanti indignati che grideranno allo scandalo (per circa due decimi di secondo, il tempo di un click sul tasto condividi).

Ecco perché i giornali abboccano alle bufale, e perché esistono tante bufale.

Perché è più facile, e alla fine ci guadagnano molto di più.

(LeFou!)