domenica 27 aprile 2014

La bufala delle scie intermittenti

È inutile discutere con un cospirazionista:
  • non dimostra la propria tesi
  • ti sbatte davanti cose (per lui) inspiegabili («allora spiegami questo!») e che tu (non si sa perché) devi saper spiegare (applicando questa tecnica alla preistoria il Dio Vulcano sarebbe esistito perché nessuno avrebbe saputo spiegare come facesse la lava ad uscire da quella montagna)
  • non si accontenta della spiegazione
L'unica ragione per la quale valga la pena discutere con un soggetto simile, se si ha del tempo da perdere, è per far capire AGLI ALTRI, ovvero a chi fa funzionare il cervello e non si affida ciecamente a questi cialtroni, che quelle sono solo un mare di stupidaggini.

Una delle teorie di complotto più stupide che siano mai state inventate è quella delle scie chimiche: il 97% delle scie che producono gli aerei non sarebbero scie di condensazione prodotte dalla combustione degli idrocarburi, come spiega la fisica, ma sarebbero sostanze rilasciate dagli aerei per avvelenarci o guarirci o controllarci o migliorare la portata dei radar o disturbare i radar o amplificare onde che provengono dalla stazione HAARP (abbandonata da un anno).

In questa teoria di complotto, uno dei classici "allora spiegami questo!" è:
«allora spiegami le scie a intermittenza!»
(traduzione: spiegami come mai le scie degli aerei si formano a tratti come se qualcuno le producesse a comando)
La spiegazione è ovvia: le condizioni del cielo non sono uniformi, per cui può capitare che sopra casa mia piova ma non nel quartiere accanto, e può capitare che un aereo attraversi una zona con condizioni favorevoli per la formazione di scie di condensa, poi no, poi di nuovo sì ecc.
A questo punto il cospirazionista non accetta la spiegazione (come da copione), e inizia a blaterare frasi come:
«non serve essere degli scienziati: guarda il cielo!»
(traduzione: se fossimo degli scienziati non crederemmo alla bufala, quindi limitatevi a guardare il cielo acriticamente - o guardate la Terra ed osannate la Terra Piatta - o il Sole e riesumate il sistema Tolemaico)
 Ieri ho guardato il cielo ed ho fatto delle fotografie. Ecco il risultato:
Il cielo toscano alle 19:52 del 26 Aprile 2014


Come potete osservare, ci sono varie scie ad intermittenza, ma hanno una caratteristica: sono assenti nella stessa zona del cielo.
Ecco la stessa immagine con la zona senza scie (in giallo) e le scie mancanti (in rosso tratteggiato):

In giallo l'area senza scie (e nuvole), in rosso tratteggiato la parte mancante delle scie

Coincidenza? Beh, sarebbe una coincidenza molto strana, anche contando che la zona rossa non è solo priva di scie, ma anche di nuvole... e quelle nuvole sono cirri, proprio le nuvole che si formano solitamente alla stessa altitudine delle scie!
Quindi abbiamo:
  • due scie ad intermittenza
  • una formazione nuvolosa di cirri
  • nella stessa zona mancano sia i cirri che le scie
Come si spiega? Ovvio:
nella stessa zona non ci sono le condizioni né per la presenza di cirri, né per la formazione di scie di condensa persistenti (che sempre nuvole sono)
Quindi non solo non c'è niente di misterioso, ma questa immagine è una (ennesima) dimostrazione che le scie si formano o meno secondo le condizioni fisiche del cielo, e non grazie ad un bottone a disposizione dell'omertoso pilota.

Un'ultima osservazione: è quasi il tramonto (notate l'orario). Vedete la parte del cielo vicina all'orizzonte? Eccola ingrandita e ritoccata con una piccola aberrazione del livello in ingresso:
Lo stesso tramonto reso più "chimico"
Ed ecco un bellissimo cielo chimico per allarmare amici e parenti. Se ci fossero state più scie di condensa, avrebbe potuto guadagnare l'onore di apparire nel sito di qualche cialtrone cospirazionista...

Si ringrazia Fotogian per aver composto le sei foto insieme.

Alla prossima!

(LeFou!)