domenica 24 giugno 2012

I guadagni della Banca Centrale

Questo post nasce dalla necessità di rispondere esaustivamente e definitivamente alle osservazioni trite e ritrite che mi vengono rivolte come commenti ai miei video sul complotto del «signoraggio bancario».
Iniziamo con una cosa facile: quali sono i guadagni della Banca Centrale.

La Banca Centrale guadagna emettendo moneta?

Ebbene, sì. In tutti gli Stati evoluti, la Banca Centrale guadagna dall'emissione della moneta.

Come guadagna? Tecnicamente con il «reddito originato dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione». In parole povere, con il meccanismo descritto nei miei due video sull'emissione monetaria, ovvero con gli interessi dei titoli ceduti in cambio di moneta.

Questo reddito si chiama «signoraggio».

La Banca Centrale guadagna anche investendo soldi?

Sì. La Banca Centrale guadagna anche investendo le riserve, che sono le riserve dello Stato, ottenendo così degli utili che prima saranno tassati direttamente e poi saranno girati definitivamente allo Stato (tolte le spese e gli accantonamenti vari).
Fonte: http://www.bancaditalia.it/sispaga/riserve/nazionali


È vero che la Banca d'Italia è privata?

No. La Banca d'Italia è un Istituto di Diritto Pubblico, ed il vertice è a nomina del Presidente della Repubblica dietro suggerimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ma ha dei soci, quindi è privata!

No. Non è privata neanche de facto.
Prima delle riforme del 1926 e del 1936 la moneta in Italia era emessa da alcune banche commerciali. Dopo le riforme, il diritto di emissione è stato concesso solo ad una Banca, la Banca d'Italia, che è stata costituita da capitali delle varie banche private e dalle Casse di Risparmio. Tale situazione permane da allora, ma da Statuto questi, che si chiamano «partecipanti al capitale», non hanno poteri decisionali sulle questioni di politica monetaria.

(aggiornamento 25/06/2013) La stessa Banca d'Italia risponde a questa ed altre domande con un suo comunicato ufficiale.

Ma allora chi ci guadagna?


Questa è la domanda cruciale, perché a prescindere dalla forma comunque i partecipanti al capitale o i dirigenti della Banca d'Italia potrebbero intascarsi i guadagni.

Cosa ci fa la Banca d'Italia con questi utili? Li distribuisce ai dirigenti? Ci compra un'isola tropicale? No: la Banca d'Italia è un Istituto di Diritto Pubblico. Quindi gira il proprio guadagno allo Stato.

Se la Banca d'Italia fosse privata, si terrebbe ben stretti i propri quattrini.

Ecco un grafico semplificato.

Quindi la risposta domanda «chi ci guadagna» è: lo Stato, ovvero noi.

E chi me lo dice?

Vediamo i documenti.

È appena stata pubblicata la relazione annuale della Banca d'Italia relativamente all'esercizio 2011, e questo è il risultato.

Pag. 288 (capitolo 22 "RELAZIONE SULLA GESTIONE E BILANCIO DELL'ESERCIZIO")
L’esercizio 2011 si è chiuso con un utile netto di 1.129 milioni (852 nel 2010, cfr. il paragrafo: Sintesi delle risultanze di bilancio). Il risultato lordo prima dell’accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte è stato pari a 3.630 milioni (3.127 nel 2010). Le imposte di competenza dell’esercizio sono risultate pari a 1.101 milioni. [...]
In considerazione dell’esigenza di rafforzare i presidi patrimoniali a fronte della rischiosità connessa in particolare con le funzioni istituzionali della Banca e tenendo conto degli utilizzi resisi necessari in passati esercizi, è stato effettuato un accantonamento di 1.400 milioni al fondo rischi generali. L’obiettivo del rafforzamento patrimoniale è perseguito anche dalla BCE e da altre banche centrali dell’Eurosistema.
Quindi, in pratica:
  • La Banca d'Italia guadagna € 3.630 milioni lordi (anche dal signoraggio, dato che per praticità l'emissione monetaria la fa la Banca Nazionale e non la BCE)
  • Paga € 1.101 milioni come imposte allo Stato (rimangono € 2.529 milioni)
  • Accantona € 1.400 milioni (come hanno fatto le altre Banche Nazionali e la BCE) e rimangono così € 1.129 milioni
Se non siete sicuri, ricontrollate con la calcolatrice. Io ho ricontrollato.

A questo punto lo Stato ha già guadagnato € 1.101 milioni di imposte, ma anche l'accantonamento è dello Stato.
Cosa fa la Banca d'Italia con gli altri € 1.129 milioni? Come tradizione, è scritto nelle ultime pagine della relazione in quanto riportano il testo che poi viene approvato pro forma dal Consiglio dei Partecipanti al capitale (quelli che altri definiscono i soci privati ma che come ho spiegato in un video non sono soci e non comandano niente).

(capitolo 23 "DOCUMENTAZIONE ALLEGATA AL BILANCIO")

Signori Partecipanti,

Il bilancio che viene sottoposto alla Vostra approvazione chiude con le seguenti
risultanze:


Attività ............................... € 538.978.090.921
Passività .............................. € 516.104.337.170
Capitale e riserve ..................... €  21.744.578.174
Utile netto dell’esercizio ............. €   1.129.175.577

Il Consiglio superiore [formato dal Governatore e dal vertice della Banca d'Italia di nomina governativa, n.d.r.] Vi propone, ai sensi dell’art. 39 dello Statuto, il seguente riparto dell’utile netto:
– alla Riserva ordinaria, nella misura del 20 per cento ......... €   225.835.115
– ai Partecipanti, in ragione del 6 per cento del capitale ...... €         9.360
– alla Riserva straordinaria, nella misura del 20 per cento ..... €   225.835.115
– ai Partecipanti, nella misura del 4 per cento del capitale,  a integrazione del dividendo .................................. €        
6.240
– allo Stato, il residuo di ..................................... €   677.489.747
                                     Totale ..................... € 1.129.175.577

Il Consiglio superiore, a norma dell’art. 40 dello Statuto e nel rispetto dei limiti da esso previsti, propone una ulteriore assegnazione ai Partecipanti pari a 67.050.000 euro da prelevare dai frutti degli impieghi della riserva ordinaria e di quella straordinaria, corrispondente allo 0,50 per cento dell’importo delle cennate riserve al 31 dicembre 2010.
Quindi allo Stato vanno, in liquidità:
  • Imposte ................................. € 1.101.000.000
  • Residuo ................................. €   677.489.747
  • Totale .................................. € 1.778.489.747
Rimangono di proprietà dello Stato (quindi aumentano il suo patrimonio):
  • Accantonamento .......................... € 1.400.000.000
  • Riserva Ordinaria ....................... €   225.835.115
  • Riserva Straordinaria ................... €   225.835.115
  • Totale .................................. € 1.851.670.230
Per un totale di € 3.630.159.977 (non male, direi).

Riassumendo, quindi:

La Banca d'Italia (come tutte le Banche Nazionali dell'Eurosistema) emette euro ed impiega la riserva, ottenendo degli utili.
Gli utili:
  • per circa il 50% vengono tenuti in riserva o accantonati;
  • per circa il 50% vengono girati allo Stato;
  • in piccola parte vengono girati ai partecipanti al capitale (banche, assicurazioni ecc.) 
I partecipanti, tenuto conto del fatto che il capitale della Banca d'Italia è attualmente rivalutato tra i 30 ed i 40 miliardi di euro, ottengono un guadagno stimato tra lo 0,22% e lo 0,17%. Se prestare soldi all'1% è considerato un regalo, impiegarli allo 0,17% che cos'è?


(LeFou!)

Qui di seguito: il primo dei due video sull'emissione monetaria ed il video sulla Banca d'Italia.


P.S. qualcuno in passato mi ha posto questa domanda: «e chi me lo dice che i bilanci dicono la verità?»
Innanzitutto, se non dicessero la verità, non ci sarebbe nessuna «truffa legalizzata» poiché ci troveremmo di fronte ad un falso in bilancio vero e proprio, senza virgolette e senza note a margine. Quindi, chi afferma che i bilanci non dicono la verità, sta accusando la Banca d'Italia (con tutte le altre banche centrali del pianeta) di falso.
Quando si accusa qualcuno di falso, va anche dimostrato dove sono i beni, i soldi, le ricchezze sottratte. Dove sono le prove, insomma. Se non servono prove per dimostrare che uno è un ladro, allora vale anche il principio per cui tu che leggi sei un ladro. L'ho deciso io, e non devo portare prove.
Infine, come già detto, tutti gli Stati un po' evoluti dal punto di vista economico hanno una Banca Centrale che emette moneta e guadagna per conto dello Stato con questo stesso meccanismo. Se ogni Banca Centrale rubasse, ad esempio, il totale dell'emissione monetaria, si tratterebbe solo in Europa di aumentare la moneta circolante di circa 900 miliardi* di euro ogni anno, una quantità spaventosa di moneta immessa nel circuito monetario che si assommerebbe anno dopo anno alla quantità precedente, e che alla lunga non potrebbe che portare ad un'inflazione pazzesca.
E poiché questa inflazione pazzesca non c'è, non c'è neanche la truffa.

(* In Europa circolano circa 900 miliardi di euro. Se ad ogni rientro del titolo ogni Banca Centrale intascasse il nominale per spenderlo, quel denaro tornerebbe in circolazione senza rientrare mai. Calcolo corretto grazie ad Hires by Signoraggio Informazione Corretta)