venerdì 14 dicembre 2012

Grillo non funziona.

Devo confessarlo: l'idea della «partecipazione dal basso» mi ha sempre affascinato.

La possibilità dell'esistenza di un meccanismo intrinsecamente democratico e che produce sempre risultati ottimi (nel senso di «migliori in assoluto») è il sogno di ogni cittadino, azienda, Stato, comunità.

Mi ha affascinato anche per il lavoro che facevo (e che in qualche misura faccio ancora) nella comunicazione e nel marketing. I «social network» in parte sono quello: entità che si reggono da sole grazie ad una massa critica di utenti partecipanti. Chi gestisce il network garantisce i meccanismi, ma gli autori sono gli utenti stessi.

Però, quando si tratta di decidere su cose importanti, questo meccanismo si inceppa.

Ora dovrei raccontarvi i motivi tecnici per i quali non funziona, come ad esempio il rischio della formazione di cluster di opinione tele-comandati, la mancanza di tempo per la verifica della fattibilità, l'arduo compito di leggere e capire la mole immensa di documenti spesso necessari per poter cambiare mezza virgola di una legge, l'inadeguatezza decisionale in campi specialistici da parte di persone oggettivamente incompetenti (non tutti possono sapere tutto) e così via, ma questo post diventerebbe una lezioncina inutile per chi già la conosce ed inutile per chi non la vuole conoscere.

Meglio un succoso controesempio. Quello funziona sempre.

Il programma del Movimento


Se avete avuto un diverbio con un simpatizzante del Movimento, avrete sicuramente ricevuto la risposta:
«Ma l'hai letto il programma?»
Io il programma, ovviamente, l'ho letto. Ma chi l'ha scritto? L'avranno scritto gli utenti in maniera partecipativa, trasparente ecc. ecc. Giusto?
No

Il programma del «movimento dove uno vale uno» non l'ha scritto nessuno. O meglio, è piombato dal cielo in forma anonima, senza discussioni, senza approfondimenti e senza votazioni. È stato citato nel comunicato politico numero venticinque il 9 settembre 2009, quando è stata annunciata la nascita del Movimento. È stato presentato circa un mese dopo, il 4 ottobre 2009. È una sorta di contratto al quale si aderisce se si entra a far parte del Movimento. Fine.

Ho chiesto a vari simpatizzanti:

  • se, dove e quando avete discusso i punti del programma?
  • potete darmi un link a qualche forum con una discussione ed una decisione per scrivere testualmente almeno qualche punto del programma (che però tutti devono leggere)?
Non ho mai ricevuto risposta. Qualcuno risponderà? Vedremo.

Ora, è concepibile che un Movimento che pretenda di riscrivere le regole democratiche presenti un programma scritto da mani misteriose?

Se tre mesi vi sembran pochi...


Si legge testualmente nel programma del Movimento la proposta:
«Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini»
Quindi si pretende di gestire la vita democratica e politica dell'Italia, un paese di sessanta milioni di persone, con leggi che devono riposare tre mesi i commenti dei cittadini.

A maggior ragione, la vita interna del Movimento sarà organizzata nello stesso modo, come Grillo in prima persona ha sempre ripetuto fino allo sfinimento: democrazia diretta ecc. ecc.

Purtroppo non funziona. E lo conferma lo stesso Movimento.

Quando non era ancora prevista una fine anticipata (di poco) dell'attuale legislatura, il giorno 01/12/2012 il Movimento decide di tenere le primarie per i candidati alle prossime elezioni politiche con delle regole. Le regole sono le leggi del Movimento. E le primarie non hanno riguardato una complessa decisione sulla politica economica che riguarda sessanta milioni di italiani. Hanno riguardato semplici elezioni con 32.000 votanti già presenti e certificati nel sistema informatico che dovevano scegliere tra 1.400 candidati.

Roba facile, insomma.

Quindi le regole saranno state decise dai grillini? Dagli iscritti al blog? Dagli stessi candidati in un'assemblea online tenuta su un forum?

No

Sono state decise da Beppe Grillo (o chi per lui, non importa) nel giro di pochissimo tempo. Infatti ad ottobre Grillo urlava dai palchi siciliani che
«qualsiasi cittadino si potrà candidare per il Movimento»(fonte: Pubblico)
E invece no: solo chi si è già presentato nelle elezioni locali e non è stato eletto.

(cioè: i migliori li portiamo nelle amministrazioni comunali mentre gli altri li mandiamo in Parlamento? Wow!)

Il 12 novembre 2012 il Movimento ha pubblicato il post «Facce ride» firmato Beppe A. (ma messo in grande evidenza) che dileggiava le primarie del PD (alle quali hanno votato non in trentamila ma in tre milioni: cento volte tanto) e quelle del PDL (che non ci sono state). Ecco il finale (notare il dileggio saccente):
«Stranamente a nessuno è venuto in mente che esiste un MoVimento dove un qualsiasi cittadino (e non una ristretta cerchia di elite) possa venire eletto a rappresentante di altri cittadini (e non di lobby). Anzi questo MoVimento viene pure tacciato di dittatura. Complimenti all'informazione all'incontrario."
Purtroppo l'informazione «all'incontrario» è nel post, dato che è stata la ristretta cerchia dei cosiddetti «trombati» a potersi candidare, ed è stata la ristretta cerchia di soli 32.000 iscritti a poter votare. Ma il messaggio testimonia che a sole tre settimane dalle consultazioni grilline l'idea che si erano fatti gli attivisti era diversa da quello che poi è stato deciso.

Ricordo a memoria un'intervista di Giovanni Favia. Difendeva la scelta un po' autoritaria del Movimento (che l'ha cacciato) in questo modo:
«Non c'era tempo per scrivere le regole insieme»
Nella foto: un'immagine del tipico lavoro dello staff del Movimento


Insomma: lo stesso Movimento ci fornisce la conferma che per avere decisioni rapide ed efficienti non si possono aspettare tre mesi di commenti. Qualcuno deve agire grazie ad una delega, e non con la democrazia diretta che non funziona.

E se per le sue piccole elezioni non si può permettere di aspettare tre mesi di commenti (ma neanche una settimana di discussione in un forum), perché gli italiani dovrebbero aspettare tre mesi per le decisioni di politica economica?

Quindi:

  1. la «partecipazione dal basso» è un'idea tanto bella ma è assolutamente inefficiente in sistemi un po' più complessi di un'assemblea condominiale
  2. finisce che comanda uno solo
  3. «uno solo» è sempre Lui


(LeFou!)

P.S.: come sempre siete tutti invitati a verificare le mie affermazioni ed a smentirle oggettivamente. È vietato usare termini imboccati da Grillo come piddielle, piddimenoelle, fassisti ecc.

martedì 20 novembre 2012

Sondaggino argentino: fallirà? E quando fallirà?

L'Argentina, terra di sogni per gli italiani e terra mitica per molti sostenitori delle teorie economiche «eterodosse» (per essere buoni), sembra un po' in difficoltà (ancora, dopo il default del 2001).

Da un po' di tempo sembra diffondere dati ufficiali falsi sull'inflazione (perché farlo, se va tutto bene?), sta comprimendo le libertà economiche di chi vuole importare merce straniera o esportare valuta pregiata (tipo i dollari ed i nostri bruttissimi euro), e via dicendo.

L'ultima invenzione dei geniali governanti sudamericani è permettere alle banche private di esporsi oltre ogni concepibile prudenza. Questa mossa avrà spiazzato quelli che, inneggiando all'esempio argentino, hanno manifestato contro le banche zozze e cattivone che vogliono la nostra morte.

Altri sono convinti che invece lì tutto va bene, e che l'Argentina è solo vittima di un complotto di disinformazione pluto-giudaico-massonico che non vuole che la Presidenta Cristina Elizabeth Fernández de Kirchner riesca a far risorgere la nazione grazie al suo popolo ed alla partecipazione di tutti, in un impeto di democrazia e libertà. Anche se la nazione dal 2003 è diventata a gestione familiare (lei è la moglie dell'ex Presidente), e che certe decisioni hanno il sapore di una compressione della libertà civile e democratica.

Quindi ho pensato ad un innocuo giochino, un piccolo sondaggio dal titolo...

QUANDO FALLIRÀ L'ARGENTINA?





Quando fallirà l'Argentina? (default)
Entro quest'anno (2012)
Entro il 31 marzo 2013
Entro il 30 giugno 2013
Entro il 31 dicembre 2013
Entro il 2014
Entro il 2020
Non fallirà entro il 2020

questo sondaggio non ha alcun valore statistico
essendo basato su un campione arbitrario non rappresentativo
come i sondaggi di SkyTG24 e della maggior parte dei giornali online


Con fallimento (default) si intende il giorno in cui l'Argentina non sarà in grado di onorare i propri impegni, come ad esempio il pagamento degli stipendi dei suoi stessi impiegati, dei suoi titoli di debito, ecc.

L'ultima risposta «Non fallirà entro il 2020» serve per dare un limite temporale preciso, supponendo che dopo il 2020, se mai dovesse avvenire il secondo default della recente storia Argentina, avverrebbe per cause diverse dalla politica della Presidenta.

La Presidenta esprime soddisfazione per il suo voto nel sondaggio


Per evitare di influenzare (ulteriormente) il vostro giudizio, non vi riporto link ad articoli ecc. Vi invito a cercare da soli, a farvi un'idea autonoma.

Se proprio volete un suggerimento, potete iniziare da questo articolo molto completo su phastidio.net.

Vi invito a votare solo per voi stessi (tanto non si vince niente) e magari a motivare il voto con un commento. Vi prego: niente invettive anti-euro e niente «Leggiti Borghi / Bagnai / Barnard» (che dicono tre cose diverse tra loro e che solo la mente di «Messora il Censore» e qualche svalvolato può conciliare).

In questo caso più che in altri, non ha ragione chi scrive più scompostamente, ma chi con il tempo avrà oggettivamente ragione.

Orsù, votate.

(LeFou!)

mercoledì 3 ottobre 2012

LoSai? Daniele di Luciano mente sapendo di mentire

In un vecchio post del 13 dicembre 2011 ho trattato la storia dell'interrogazione del Parlamento Europeo da parte di Borghezio che, non sapendo di chi sono i soldi che ha in tasca, non avendo un musulmano da bruciare a portata di mano decide di chiederlo alla Commissione Europea.

E cosa risponde la Commissione Europea? Quello che qualunque persona dotata di un quoziente intellettivo minimo di 50/100 si aspetta: che prima di emetterla è di proprietà di chi la deve emettere (l'Eurosistema, ovvero le Banche Centrali), e dopo è di chi ce l'ha in tasca. Nel primo passaggio, la moneta è della Banca Commerciale che le ottiene quando ne ha bisogno in cambio di titoli.

La risposta tecnicamente è stata questa:

«Una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono state addebitate di conseguenza»

In ragioneria, quando la Banca Centrale consegna i soldi alla Banca Commerciale si dice tecnicamente che «addebita in conto».
Lo ripeto: è un credito, non un debito.
Lo ripeto ancora: va tra i «più» e non tra i «meno».
Lo ripeto ancora una volta per sicurezza: avere moneta è buono. Non avere moneta è cattivo.

La moneta è un credito, non è un debito.

Qui c'è la paginetta di Wikipedia con le basi minime dei termini usati in ragioneria nella partita doppia, e qui una risposta del blog Signoraggio Informazione Corretta che spiega il caso specifico.

Daniele Di Luciano, che non lo sa, legge «addebitato in conto» e presume che significhi che le banche commerciali siano talmente cretine da consegnare loro titoli in cambio di un debito. Non è un crimine essere ignoranti della materia della quale si parla continuamente. Ed anche ai migliori può capitare di sparare uno sfondone, figuriamoci a lui.

Ma nei giorni seguenti con tutta probabilità avrà incontrato almeno un diplomato in ragioneria che gli avrà svelato il mistero. E se non è accaduto, lo avrà saputo dalla sua collaboratrice Marcella Fraschi (che mi ha bloccato proprio per averlglieloo fatto presente e che ha rimediato una storica ed irrimediabile figura di m.).

È passato quasi un anno. Avrà imparato come stanno le cose?

Non potevo non riproporre la stessa immagine.


Eccolo, nella sua disperata ricerca di notorietà prima di un comizio di Matteo Renzi, ammorbare chi gli capita a tiro con la storia che la Commissione Europea avrebbe ammesso che la moneta che è un debito.

Le sue parole:

«Un parlamentare europeo (Borghezio, n.d.r.) chiede di chi è la proprietà dell'euro all'atto dell'emissione e risponde Olli Rehn a nome della Commissione Europea e dice che la proprietà dell'euro è all'atto dell'emissione delle Banche Centrali che poi le addebitano ai cittadini europei»



Mente sapendo di mentire. Non credo serva altro.

(LeFou!)

lunedì 27 agosto 2012

Beppe Grillo e fascismo

Il movimento di Beppe Grillo sta prendendo piede, molti però iniziano a sospettare che ci sia l'ombra del fascismo dietro certi modi, certi programmi, certe «parole d'ordine».

Mi sono occupato già di Beppe Grillo marginalmente riguardo le sue vaccate sull'Islanda. Di vaccate ne ha dette altre, soprattutto scientifiche, ma rimando ad un post ben fatto di Valentina Arcovio su Wired per chi fosse interessato.

Lungi da me affibbiare pubblicamente un'etichetta di «fascista» a Grillo (anche se questa è proprio la mia opinione, ed ognuno ha il diritto ad avere e manifestare le proprie opinioni), però sarebbe utile conoscere un po' sia la genealogia politica del comico-politico sia qualche suo trascorso così ognuno potrà farsi un'idea in base ai fatti e non in base alle chiacchiere.

«non credete a tutto quello che vi viene detto, ma informatevi!»
(Beppe Grillo)
Ed io sto informando.

Omicidio ed evasione fiscale


Grillo è stato condannato per omicidio colposo plurimo. Nel 1981 ha perso il controllo del suo SUV uccidendo un'intera famiglia che portava con sé: padre, madre e figlio di otto anni. Può capitare, è una sventura e può demolirti la vita, e non c'entra con la politica. Ma immaginate cosa avrebbe detto Grillo se fosse successo ad un altro? Per esempio a Bersani? O a Fini? Oppure a Berlusconi?

Grillo ha dichiarato che, in quanto pregiudicato, non è candidabile nel suo stesso movimento. Ma continua a guidarlo. Un po' come se qualcuno, condannato per resistenza ad un pubblico ufficiale per aver morso il polpaccio di un poliziotto, diventasse Ministro degli Interni e quindi della Polizia. Il che è già successo con Maroni. Che per questo è stato criticato da Grillo che lo ha chiamato «Zanna Bianca». Il mondo è piccolo.

A proposito di ladri, Grillo nel 2003 ha usufruito di un condono fiscale (governo Berlusconi). Lui ha ammesso la cosa, ma dice che il condono era di soli 500 euro, ma i documenti non sono stati pubblicati né mostrati. Se era di soli 500 euro perché non far vedere le carte? Mah!

Alcuni parlano di due condoni, ma non ho trovato fonti affidabili sull'argomento per cui, per me, rimane un condono.

Un fascista come consulente


Ho dedicato una intera playlist su YouTube sull'argomento del «complotto del signoraggio bancario». Sono tesi oggettivamente ed universalmente riconosciute come false.

Giacinto Auriti, professore di giurisprudenza, era un noto fascista che sfruttava il tema della «sovranità monetaria» e del «signoraggio» a fini di propaganda fascista dal lontano 1966.

Infatti in un articolo (vedi fonte 1 in calce) de «La Stampa» del 24 Maggio 1973 si parla di un documento di un'associazione fascista, «Raggruppamento Italico», che nel 1966 contava proprio Auriti tra i suoi reggenti, e che accoglieva personaggi del calibro di Alberto de Stefani (Ministro delle Finanze e del Tesoro per Mussolini) e Giuseppe Gonella (fondatore dei GUF - Gruppi Universitari Fascisti).

Questo documento del 1966 parla di «intangibilità della sovranità nazionale, vulnerata dalla cessazione della sovranità monetaria». I suoi discepoli poi dateranno la cessazione della sovranità monetaria di volta in volta nel 1974, nel 1981, e nel 2002 ma non si può pretendere coerenza da una bufala.



L'ex Presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, in occasione di un incontro pubblico, lo ricorda e lo definisce pubblicamente così:
«Auriti era un uomo di estrema destra... ma proprio estrema... Allora eravamo dei giovani impegnati ad occupare la Facoltà, siamo nel '68. Siccome c'era tutta questa grande cosa dei giovani che dovevano riformare il mondo e fare delle grandi cose, Auriti pur essendo di estremissima destra, venne da noi - perché lui era stato assistente alla Sapienza [...] - a dirci le sue tesi...» (intervento a a 0:44:50 - audio disponibile nel sito del Comune di Soveria Mannelli  e nel sito di Radio Radicale)
Questo non sembrava essere un problema per lo stesso Auriti, che si definì da solo e pubblicamente «più che fascista», e si candidò per le Europee del 2004 nella lista di Alessandra Mussolini.

Auriti fu consulente di Grillo nello spettacolo «Apocalisse Morbida» del 1998, dove venivano presentate le sue tesi sul signoraggio bancario (insieme ad un mucchio di altre tesi complottiste).

Dopo qualche anno gli hanno chiesto qualcosa sul «signoraggio bancario», e Beppe Grillo ha risposto così:
«Il signoraggio è un buco nero nel senso che è fondato... La proprietà della moneta da Auriti in poi ha un buco giuridico. Non si sa bene di chi sia la proprietà [...]»
Purtroppo per Grillo il tema della «proprietà della moneta» è stato sviscerato anche in interrogazioni alla Commissione Europea: la moneta prima dell'emissione è dell'Eurosistema, e dopo l'emissione è di chi ce l'ha nel conto. O in tasca. Semplice.

(aggiunto il 14/01/2013)
Alcuni seguaci di Grillo sostengono che nel frattempo abbia cambiato idea sugli argomenti più complottisti. Ecco invece le sue parole il 10 gennaio 2013.



Promozione ad un uomo di Forza Nuova


Eugenio Benetazzo è un giulivo e sedicente economista che si diletta a diffondere le sue perle di saggezza su YouTube ed in varie trasmissioni televisive.

Questi video vengono ospitati sia nel blog che nel canale YouTube di Beppe Grillo, aiutandolo così ad avere una bella visibilità. I suoi video hanno totalizzato milioni di visualizzazioni. Ha anche un canale YouTube personale per i video con le sue comparsate televisive vecchie e recenti. Anche lì milioni di visualizzazioni. Niente male, ragazzo.

Anche i suoi libri vengono pubblicizzati sul blog di Beppe Grillo (ed io, che conosco il commercio elettronico, so quanto guadagni per ogni singolo click verso Amazon su quei libri, caro Beppe).

Coincidenza, anche Benetazzo è un fedelissimo del complotto del «signoraggio bancario», crede anche alle «scie chimiche» (dice), sostiene in un libro che le operazioni delle «scie chimiche» vengono finanziate dal «signoraggio» e così via. Non spiega però dove caspita sarebbero tutti questi soldi e non spiega come mai se ci sono tutti questi soldi in circolazione non c'è la conseguenza: l'inflazione.

Ho provato a chiederglielo su YouTube. Il mio commento è stato cancellato e mi ha bloccato. Pazienza, non avremo mai la sua risposta (se ne ha una).

Il signor Eugenio Benetazzo è un simpatizzante di Forza Nuova, formazione politica così definita da Wikipedia:
«movimento politico italiano di estrema destra (o ultradestra), talora definito destra antagonista, o neofascista, fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello»
Lo si può ammirare in una splendida performance video (invecchiato in stile Istituto Luce o semplicemente di pessima qualità?) durante una conferenza organizzata da Forza Nuova di Perugia. E bravo Eugenio.

È stato gradito ospite addirittura al II Congresso Nazionale di Forza Nuova. Questo è il programma dell'evento: l'intervento di Benetazzo seguiva quello dell'avvocato Antonio Pimpini, Presidente dell'Associazione «Giacinto Auriti» (ma che strana coincidenza). Bravissimo Eugenio!

Forza Grillo
Foto Orazio Esposito con licenza CC BY-NC-SA 2.0 ed elaborazione personale: non solo Grillo sa fare ironia.

Democrazia diretta


Un cavallo di battaglia del grillismo è il tema della democrazia diretta. Sono innumerevoli i progetti annunciati per virare verso forme più populiste di democrazia: dai referendum anche propositivi e senza quorum, a forme di interazione più strette con governi locali e nazionali. Insomma: basta con questa democrazia indiretta rappresentativa che non ci rappresenta più!

Tutto questo può sembrare all'apparenza molto bello e positivo. Peccato che la democrazia indiretta rappresentativa sia un congegno scelto e messo a punto dai costituzionalisti dopo il fascismo proprio per evitare il ritorno di una dittatura (reale o de facto).


Insomma: quando hanno deciso di organizzare i poteri in un certo modo hanno scelto di correre il rischio di avere dei politici inetti ma non hanno voluto correre il rischio di riavere una dittatura.

Qualcuno preferisce il contrario.

Stati Uniti, Israele, Iran & Iraq


In un'intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth (qui riporto la notizia del Corriere.it) Grillo ha dipinto Israele come il male assoluto, e la Siria e l'Iran come nazioni tranquille paragonabili a quelle occidentali come gli Stati Uniti. Perché? Gliel'hanno detto il cugino (immancabile), i parenti, la moglie iraniana, e poi in fondo sia l'Iran che gli Stati Uniti hanno la pena di morte. Quindi è uguale.

Non è esattamente così. Negli USA una ventina di Stati non applicano la pena di morte, il tasso di esecuzioni rispetto alla popolazione è sedici volte inferiore dell'Iran, e non si impicca qualcuno per apostasia. Tanto per fare un esempio, se la moglie iraniana di Grillo diventasse cristiana e rimettesse piede in Iran, verrebbe impiccata. È uguale? Ok, riguarda la moglie che in fondo è solo una femmina (ironia), ma davvero è la stessa cosa?

Affidereste nelle mani di quest'uomo la politica estera dell'Italia? O le pari opportunità?

«Grillo? Uno di noi!» dicono i neonazisti


Qualcuno potrebbe pensare che i miei giudizi siano di parte (anche se non ho riportato giudizi ma solo dati di fatto), e che neofascismo e Grillo siano due pianeti lontanissimi.

I simpatici neonazisti di Stormfront (un gruppo che si identifica con la croce celtica e la scritta «white power world wide» - potere bianco in tutto il mondo) approvano linguaggio e tesi di Grillo. Questa nota di Facebook riporta alcuni apprezzamenti espliciti con numerosi link alla fonte. Qui ne riporto un paio:
Beppe grillo? non è così male!
Non tappiamoci occhi e orecchie, grillo ha detto quelle cose, e nemmeno molto tempo fa, e sono le stesse che diciamo noi. cittadinanza italiana e dominio sionista degli usa, signoraggio... io penso che questa cosa sia degna di nota.
voi che ne pensate? al di là del giudizio globale su Grillo... cosa pensate relativamente a queste citazioni così affini a quello che sosteniamo anche qui?
E poi ancora:
Beppe Grillo, Uno di noi.
Ho sempre pensato che grillo fosse un nostalgico del fascismo (quella volta che affacciatosi da un balcone disse , la camicia nera ostentata, la dichiarazione che dal 1943 questa classe politica fa disastri, ecc,ecc)
Adesso ne abbiamo la prova: vuole distruggere la democrazia, vuole distruggere i partiti
Che dire? è un grande!
Gli esperti del ramo riconoscono la vicinanza di Grillo. Non lo dico io, lo dicono loro.

Linguaggio fascista


Eh no, non ci casco.

Poco importa se nel linguaggio del Dio* Grillo ci siano vaghi accenni al linguaggio violento del ventennio fascista. Non importa se inneggia allo «sputo virtuale» o se dice che «Camera e Senato sono ormai ridotti peggio dell’ “aula sorda e grigia” evocata da Mussolini» (con tanto di faccione mentone del Dux).

Lo fa apposta, così si parla di quello. lui risponde che i fascisti sono altri, che è un comico e scappa come al solito.

* non è segretario né presidente ma tutto accade per mezzo di Lui nel suo creato beppegrillo.it come da statuto del movimento

Conclusioni

«Io non vorrei mai appartenere a nessun club che contasse tra i suoi membri uno come me» (Groucho Marx)
Insomma, sembra che per qualcuno non sia un problema avere tra i membri del club dei fascisti o delle persone che frequentano disinvoltamente ambienti fascisti.

Per me sarebbe un problema. E forse è un problema anche per chi, un giorno, dovrà scegliere tra chi promuove tesi e personaggi fascisti e neofascisti, e chi invece ne sta alla larga.

Adesso lo sanno (ma potevano immaginarlo), e siccome anche per Grillo è importantissimo informarsi, adesso sono tutti più informati.

Fonte 1

  • andare nel sito www.archiviolastampa.it
  • andare su «ricerche»
  • cercare la frase «in un giornale i progetti per un governo fascista»

P.S.


Lo sapete, i commenti sono moderati. Come è norma di questo blog, qualunque contestazione sul merito sarà ben accetta, pubblicata e considerata. A differenza di Grillo che spara le sue vaccate scientifiche ed economiche e poi evita ogni confronto, sono ben disposto a modificare il post ed a rivedere le mie posizioni, ma solo davanti a dati e fatti ben precisi.
Al contrario, gli interventi fuorvianti tipo le solite lagne «avete paura di noi» e «piddielle piddimenoelle» saranno mandati affanculo© (copyright Grillo).


Si ringrazia Econoliberal per la notizia su «La Stampa» del 1973. Il paragrafo sul neonazismo è tratto da una nota di Gianna Bianca.

Il post è continuamente aggiornato in base alle segnalazioni che mi vengono fatte. Oltre ad alcune correzioni, ecco cosa è cambiato rispetto alla versione iniziale.
  • Completato il riferimento su Benetazzo ed il II Congresso Nazionale di Forza Nuova con l'inserimento del Presidente dell'associazione «Giacinto Auriti».
  • Aggiunto il paragrafo sulle opinioni di Grillo su USA, Israele, Iran e Siria.
  • Aggiunto il paragrafo sulla vicinanza dei neonazisti alle tesi di Grillo
  • Modificata la descrizione dell'incidente del 1981
  • Aggiunto il video http://www.youtube.com/watch?v=srxcacbeB4s 
  • Piccole correzioni non cruciali suggerite da un lettore

(LeFou!)

venerdì 17 agosto 2012

Elenco degli Stati che «stampano moneta»

Sembrerà strano, ma «stampare moneta» è un'espressione che varia secondo il contesto. Apparentemente oggettiva, può significare anche cose completamente opposte. 

In seguito ad alcune osservazioni sulla effettiva o presunta capacità di uno Stato di mostrare i muscoli e finanziare il debito «stampando moneta», ho deciso di riportare un elenco di Stati che lo fanno, in un senso o in un altro, sperando di fare un servizio utile per chi ne voglia ragionare con cognizione di causa.

Cercherò di fare chiarezza nei limiti di ciò che mi è possibile ed identificherò i tre casi evitando ogni attribuzione qualitativa ed ogni giudizio implicito (che ovviamente ho, ma che eviterò di mostrare).

Ogni identificazione sarà accompagnata da un link il più possibile «ufficiale»: una legge, un regolamento di una Banca Centrale, una FAQ divulgativa ufficiale, una pagina che a sua volta contiene link significativi e così via. In mancanza di esso, l'attribuzione sarà provvisoria.

In caso di ambiguità, non sarà tenuto in considerazione quello che lo Stato «potrebbe fare» in emergenza o sporadicamente o una tantum. Si prenderà in considerazione solo ciò che fa regolarmente nel senso stretto di emissione monetaria.

Come fa una banconota ad entrare nel mercato, insomma.

Non saranno quindi considerati i seguenti tipi di emissione:
  • il quantitative easing 
  • il normale rifinanziamento bancario
  • la recente operazione LTRO della BCE
  • la moltiplicazione monetaria M0 → M1 → M2 → M3
  • quello che uno Stato ha fatto o potrebbe decidere di fare in caso di guerra
 Con «Stato» si intende anche la Banca Centrale che opera per suo conto.

I tre significati di «stampare moneta»

 

Significato «A» come «Appropriazione» e «Attivo»: lo Stato si stampa la moneta e la emette spendendola


In questo caso, raro nella storia e previsto dal signoraggismo e dalla MMT, lo Stato si stampa la moneta, se ne appropria segnando un attivo della stessa entità.

L'emissione viene effettuata semplicemente spendendola.

Il meccanismo è illustrato in dettaglio nel post «Coprire il debito stampando moneta? Meglio di no.».

Significato «R» come «Ricomprare» i propri titoli «Residui»: lo Stato emette moneta comprando direttamente i propri titoli di Stato


In questo caso (come nel caso seguente), lo Stato non si appropria delle banconote emesse, ma essendo essi dei titoli infruttiferi al portatore, quando li emette li segna nel passivo prendendo in cambio dei titoli.

Dovendo scegliere, prende in controvalore i propri titoli in prima asta, ovvero interviene direttamente nell'asta dei titoli pubblici quando viene determinato il prezzo, oppure riacquista i propri titoli residui (che non sono stati venduti all'asta).

Significato «M» come «Mercato»: lo Stato emette moneta comprando titoli dal mercato


Come nel caso precedente, le banconote emesse vengono segnate in passivo e l'emissione si effettua in cambio di titoli.

I titoli vengono acquistati dalle banche commerciali (che hanno bisogno di moneta e che scelgono loro i titoli da scambiare) o in alcuni casi nel mercato aperto (detto «mercato secondario»).

Emissione «A»

  • Zimbabwe prima del 2008 (fonte: wikipedia - visitato il 17/08/2012)
  • Emissione ideale per la teoria del complotto del signoraggio bancario

Emissione «R»

  • Italia prima del 1981 (patto Ciampi-Andreatta)

Emissione «M»

  • Eurozona (fonti: wikipedia, Trattato di Maastricht Articolo 104 paragrafo 1 - visitato il 17/08/2012)
    «È vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle Banche centrali degli Stati membri [...] così come [è vietato] l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali»
    (Statuto della SEBC Articolo  21 paragrafo 1
    - visitato il 17/08/2012)
    «Conformemente all'articolo 104 del trattato è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione [...] così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.»

  • USA (fonte: FED - Federal Reserve - visitato il 17/08/2012 non più valido - backup su archive.org)
    FAQ: «Why doesn't the Federal Reserve just buy Treasury securities directly from the U.S. Treasury?
    The Federal Reserve Act specifies that the Federal Reserve may buy and sell Treasury securities only in the "open market." The Federal Reserve meets this statutory requirement by conducting its purchases and sales of securities chiefly through transactions with a group of major financial firms--so-called primary dealers--that have an established trading relationship with the Federal Reserve Bank of New York (FRBNY). These transactions are commonly referred to as open market operations and are the main tool through which the Federal Reserve adjusts its holdings of securities. Conducting transactions in the open market, rather than directly with the Treasury, supports the independence of the central bank in the conduct of monetary policy. Most of the Treasury securities that the Federal Reserve has purchased have been "old" securities that were issued by the Treasury some time ago. The prices for new Treasury securities are set by private market demand and supply conditions through Treasury auctions.»
    (nuova fonte: FED - Federal Reserve - visitato il 04/11/2012)
    FAQ: «What are the Federal Reserve's large-scale asset purchases?
    [...] The Fed purchases securities that are held by the public; in particular, the Fed does not purchase government securities directly from the U.S. Treasury»
  • Italia tra il 1981 (patto Ciampi-Andreatta) ed il 2002 (fine dell'emissione di Lire) 
  • Australia (fonte: RBA - Reserve Bank of Australia - visitato il 17/08/2012)
  • Danimarca (fonte: Danmarks Nationalbank - Monetary Policy in Denmark pag. 34 - visitato il 17/08/2012)
    «Previously, e.g. in the 1960s, Danmarks Nationalbank's purchases and sales of krone-denominated bonds in the market were seen as an important monetary-policy instrument for influencing the bond yield and economic activity. Today domestic bonds are simply investment assets for Danmarks Nationalbank»
  • Giappone (fonte: BoJ - Bank of Japan - visitato il 17/08/2012)
    «The Bank controls the overall volume of money in the economy and interest rates on a daily basis through money market operations, i.e., through its sales/purchases of money market instruments such as Japanese government securities (JGSs) to/from private financial institutions»
     

Dubbi tra «Emissione M» ed «Emissione R»

  • Norvegia (fonte: NB - Norges Bank Annual Report 2011 pag. 37 visitato il 09/02/2013)
    «FINANCIAL LIABILITIES [trad.: PASSIVITÀ FINANZIARIE] ... Notes and coins in circulation = 54.303 [milioni di corone norvegesi, ndr]» (quindi la moneta è emessa in passivo e non in attivo)Perché in dubbio? Anche se alcuni sono sicuri che la NB operi come tutte le altre banche, ovvero acquistando titoli solo nel mercato secondario, tuttavia non avendo avuto un riscontro oggettivo lascio la questione in sospeso.

Le modifiche sia dell'elenco che dei link sono sempre aperti dietro segnalazione motivata da un link che sia il più significativo ed ufficiale possibile.
Sono vietati (e non saranno approvati) commenti fuorvianti e sulla qualità dell'una o dell'altra modalità di emissione monetaria.

Spero di essere stato utile.

Banconota gigante
(LeFou!) e la sua banconota gigante


Si  ringraziano per la collaborazione:
  • Lifemagnetic
  • Fotogian
Aggiornamento: aggiunto il caso della Banca Norvegese, che molti sostengono emetta moneta in attivo mentre dai bilanci è evidente come emetta in passivo.

(LeFou!)

domenica 29 luglio 2012

Coprire il debito stampando moneta? Meglio di no.

Altra osservazione che mi viene posta riguardo le teorie monetaristiche: che il debito pubblico si sarebbe formato a causa del complotto del signoraggio bancario, o (secondo alcuni sostenitori del cartalismo aka M.M.T.) per colpa di un complotto criminale che ci avrebbe privati della nostra sovranità monetaria.

Andiamo nello specifico ed affrontiamo la questione dal punto di vista tecnico. L'ipotesi, sia del signoraggio che del Cartalismo/M.M.T., è che
«uno Stato che può stamparsi moneta in attivo può sempre coprire il proprio debito»
Ecco alcune differenze tra l'emissione in passivo ed in attivo, che discendono direttamente dalla pratica. Chi non le conoscesse può consultare la breve Postilla 1 in fondo all'articolo.

Per ogni € 100 emessiEmissione in passivoEmissione in attivo
GuadagnoGli interessi sul titolo: € 2Tutto: € 100
Meccanismo di rientro della moneta
No
Moneta che rimane in circolazione
Niente: € 0Tutta: € 100
    Quindi nell'emissione in attivo ogni volta che si emettono € 100 si aumenta la moneta circolante di € 100.

    È noto che la quantità di moneta in circolazione ha effetti sull'inflazione:
    • se circola troppa moneta, l'inflazione aumenta
    • se circola poca moneta, l'inflazione diminuisce
    A lungo termine funziona così, tanto che la BCE ha come compito principale assicurare la stabilità dell'inflazione di lungo periodo al 2% proprio tramite l'aumento e la diminuzione dell'emissione monetaria.

    Ipotizziando una situazione "da laboratorio" economica e finanziaria stabile (vedi la Postilla 3) abbiamo:
    • inflazione al 2%
    • interessi sui titoli di Stato al 2%
    La Banca Centrale quindi dovrà aumentare la moneta circolante del 2%, così da adeguarla in proporzione all'inflazione e garantire la stessa liquidità.

    Quindi, la Banca Centrale decide di aumentare la moneta circolante del 2%.


    Come fa la Banca Centrale ad aumentare la moneta circolante del 2% emettendo in passivo? Siccome la moneta gli rientra continuamente, non deve fare altro che emettere il 2% di moneta in più. Se l'anno prima aveva emesso 1.000 miliardi, deve emetterne 1.020.

    Come fa invece ad aumentarla emettendo in attivo? Siccome la moneta già emessa non rientra, deve emettere solo il 2% del circolante. Se circolano 1.000 miliardi, deve emetterne solo 20.

    Ed ora la domanda finale: la Banca Centrale (o lo Stato) guadagnerebbe di più o di meno con l'emissione in attivo? Ecco il confronto.

    Su 1.000 miliardi di circolanteEmissione in passivoEmissione in attivo
    Emissione (+2%)€ 1.020 Miliardi€ 20 Miliardi
    Guadagno
    2% sui titoli = € 20 MiliardiTutto: € 20 Miliardi

    Guadagno: sempre 20 Miliardi di euro. In ogni caso. Quindi la Banca Centrale (o lo Stato) non guadagnerebbe neanche un euro in più emettendo moneta in attivo.

    Chi dice che emettendo moneta in attivo con una contabilità differente lo Stato potrebbe guadagnare di più, si sbaglia oggettivamente.
    Anzi, nella realtà i tassi dei titoli solitamente sono superiori all'inflazione, quindi emettere in passivo renderebbe più del 2% e sarebbe molto più conveniente, ma lasciamo stare.

    Ma se sostanzialmente è uguale, come mai non si fa?


    Tralasciamo le considerazioni di «sistema» e di fiducia che riporto in fondo all'articolo e concentriamoci sulla tesi iniziale.
    «uno Stato che può stamparsi moneta in attivo può sempre coprire il proprio debito»
    E allora non è uguale. Quando un soggetto si impossessa della stampante accreditandosi tutto quello che esce da lì lo fa per coprire il proprio debito, e quindi emetterà inevitabilmente più moneta di quella necessaria.

    Per esempio, in Italia abbiamo quasi 2.000 miliardi di euro di debito pubblico, ma circolano «solo» 150 miliardi di euro. Potete intuire le eventuali conseguenze della circolazione di moneta di oltre dieci volte superiore a quella attuale.

    Pretendere di coprire il debito con la stessa emissione è infantile. Significa pretendere di riempire due bottiglie da un litro con l'acqua contenuta in un bicchiere.


    Quindi per coprire il debito con l'emissione bisogna emettere più moneta del previsto, più di quella «giusta» insomma. E quindi provocare inflazione.

    Nonostante la matematica impietosa, qualcuno in passato ci ha provato: lo Zimbabwe, che per coprire il debito con la stampa di banconote ha raggiunto in pochi anni una inflazione annua a ventuno cifre. Non del 21%, ho scritto a ventuno cifre. Una cosa del genere:

    100.000.000.000.000.000.000%

    Questa è una banconota che circolava nello Zimbabwe prima che adottassero il dollaro americano. Se non riuscite a contare gli zeri e non conoscete l'inglese, vi aiuto: vale centomila miliardi di dollari locali.


    Ecco perché non si fa.

    Ed ecco perché signoraggismo e cartalismo (MMT) non sono soluzioni ad un problema. Sono altri problemi, peggiori del primo.

    Postilla 1: differenze tra emissione in passivo ed emissione in attivo.


    L'emissione moderna prevede la contabilizzazione della banconota emessa in passivo, ed è la cosa più ovvia.
    Se io emetto un titolo, ad esempio una cambiale da € 100, e la uso per pagare una bici da € 100, quando faccio il mio bilancio metto la cambiale in passivo ela bici  in attivo.

    Quindi il bilancio sarà -100 cambiale e +100 bici. Così la Banca Centrale (o lo Stato), quando emette una banconota (che è un titolo al portatore e non fruttifero della Banca Centrale) in cambio di un titolo affidabile, mette la banconota in passivo ed il titolo che riceve in attivo: -100 moneta e +100 titolo.

    Quando il titolo scadrà, essendo fruttifero, produrrà un interesse ad esempio del 2%. Quindi al mio bilancio aggiungerò le scritture -100 titolo e +102 moneta. A quel punto alla Banca Centrale avanzano € 2, il guadagno ottenuto con l'emissione (il c.d. signoraggio), che va allo Stato (tolto ciò che serve alla Banca per funzionare). I rimanenti € 100 vengono ritirati dalla circolazione e, se sono ancora in buono stato, torneranno disponibili per le prossime emissioni.
    L'emissione in attivo, invece, prevederebbe che la Banca Centrale (o lo Stato) quando emette una banconota se ne appropri aumentando il proprio capitale, segnandola dunque in attivo, così da poterla spendere direttamente e non solo cedere in cambio di titoli.

    Postilla 2: altre conseguenze dell'emissione in attivo

    • C'è una conseguenza positiva: emettendo improvvisamente in attivo, ci sarebbe un bonus una-tantum corrispondente all'attuale emissione di 1.000 miliardi, divisi tra tutti gli Stati. All'Italia spetterebbero circa 150 miliardi che non risolverebbero un debito di 2.000 miliardi, e non ci sarebbero altri bonus futuri. Come aspetto positivo non è un granché.
    • Come abbiamo illustrato, la Banca Centrale non potrebbe riassorbire moneta. Spesso accade di dover riassorbire (in caso di inflazione eccessiva), la moneta emessa non aumenta sempre.
    • La Banca Centrale non potrebbe più prestare soldi alle banche private. In tal modo, di fatto, non può assolvere alle funzioni di politica monetaria. 
    • Comprometterebbe la funzione della Banca Centrale e la sua credibilità, che sarebbe azzerata non avendo più nessuna garanzia per la moneta emessa (che ora è formata dai titoli).

    Postilla 3: perché inflazione al 2% ed interessi sui titoli al 2%?

    In verità come specificato questa è una astrazione teorica. La Banca Centrale in periodi di crisi può essere indotta ad emettere più moneta per stimolare l'economia mentre in altri periodi a ritirare addirittura moneta dalla circolazione. Quindi i conteggi che troverete valgono anche nel caso in cui in un anno la moneta in circolazione debba aumentare del 10% oppure essere ridotta del 5%.

    Anche i rendimenti dei Titoli di Stato sono un'astrazione teorica:quando l'inflazione era alta i rendimenti dei BOT annuali erano superiori anche del 5% rispetto all'inflazione, mentre dopo l'introduzione dell'euro nel 2001 i due tassi si sono quasi sovrapposti (talvolta i rendimenti dei BOT erano inferiori all'inflazione).
    grafico inflazione e rendimenti BOT
    Italia: inflazione e rendimenti BOT annuali
    Generalmente i tassi dei BOT sono leggermente superiori all'inflazione, perché chi investe vuole coprire almeno la perdita di potere d'acquisto del proprio capitale.


    NOTA: questo articolo è comunque sottoposto a revisione da chi ne sa più di me, quindi potrebbe cambiare nelle prossime ore. Nonostante l'impegno profuso nel verificare i vari aspetti della questione, potrebbero esserci delle inesattezze.
    Si ringaziano i membri dei blog SIC - Signoraggio Informazione Corretta ed Econoliberal per aver controllato (e criticato) il contenuto dell'articolo.

    (LeFou!)

    Fonti:
    Sandro Pascucci (signoraggista) riguardo la ricostruzione della città de l'Aquila, afferma che «Per affrontare la situazione della ricostruzione lo Stato Italiano deve creare ed emettere gratuitamente [ovvero in attivo n.d.r.] il denaro necessario alla creazione di 7 nuove case, e può farlo a costo quasi zero.» Ovvero: coprire il debito con la stampa delle banconote. http://www.signoraggio.com/signoraggio_ricostruirelaquila.html
    Paolo Barnard (sostenitore e divulgatore della M.M.T.) afferma che «Se lo Stato avesse ancora la propria moneta sovrana ci sarebbero i soldi per ricostruire L’Aquila. Stampando semplicemente i miliardi di euro che occorrono e utilizzandoli per pagare cantieri, tecnici e materiali.» http://www.abruzzo24ore.tv/news/Barnard-uno-Stato-sovrano-ricostruirebbe-L-Aquila-creando-moneta/22685.htm
    Segnalati in un articolo del blog Econoliberal.

    martedì 24 luglio 2012

    Rivoluzione sgrammaticale di PEPPECRILLO FATE GIRARE!!!1!!

    Oggi un post leggero e divertente, adatto al periodo estivo.

    Da poco tempo c'è una nuova, divertente pagina Facebook: "Siamo la gente, il potere ci temono". È una pagina satirica nei confronti del populismo grillino (e non) di bassa lega (e Lega).

    Il suo enorme ed immediato successo ha fatto perdere l'orientamento a:
    • giornalisti che l'hanno confuso con il gruppo di Beppe Grillo
    • giornalisti che l'hanno ritenuto un gruppo populista contro la KASTA
    Ad onor del vero Marco Travaglio si è distinto, ha capito l'ironia e si è fatto delle grasse risate alle spalle dei colleghi. Che non hanno capito la risata ed hanno continuato a sparare stupidaggini.

    Ma lasciamo da parte le questioni di KASTA (anche i giornalisti sono KASTA, ricordiamolo!!!!1!!).

    La pagina, con la sgrammaticatura nel titolo stesso, fa anche il verso a tutte quelle sparate zeppe di errori linguistici, tecnici, ma anche di contenuto che vengono condivise nel tempo di un click. Sono innumerevoli i «FATE GIRAREEE!!!» che chiosano un'immagine zeppa di testi colorati ed evidenziati che riportano:
    • leggi-vergogna da abrogare (che sono già state abrogate)
    • leggi-vergogna appena approvate (che non sono neanche state proposte)
    • leggi meravigliose approvate all'estero ma non in Italia, chissà perché? (forse perché non sono mai state approvate?)
    • tecnologie meravigliose che non vogliono farci conoscere (ma che non sono mai state inventate)
    • scie chimiche che ci stanno sterminando tutti MALEDETTI BASTARDIII (ma siamo sempre di più e viviamo sempre di più)
    Sono state realizzate opere autoctone, tra le quali preferisco questa: la mitica «auto Islandese ad emissioni zero»!

    Molte pagine che gravitano intorno al «Movimento Cinque Stelle» (inclusa la stessa pagina ufficiale) ovviamente hanno condiviso alla cieca le paradossali vaccate opere satiriche, cadendo nella trappola.
    Chi di non-verifica ferisce, di non-verifica perisce.

    Distrazione? Può darsi. Ma con sorpresa (ok, non sono stato sorpreso), lo stesso gruppo del «Movimento Cinque Stelle» ha pubblicato oggi questa perla (la correzione con matita rossa è mia, e non ho infierito sulla ripetizione della parola "oggi").


    Si vede proprio il tocco del comico.

    domenica 24 giugno 2012

    I guadagni della Banca Centrale

    Questo post nasce dalla necessità di rispondere esaustivamente e definitivamente alle osservazioni trite e ritrite che mi vengono rivolte come commenti ai miei video sul complotto del «signoraggio bancario».
    Iniziamo con una cosa facile: quali sono i guadagni della Banca Centrale.

    La Banca Centrale guadagna emettendo moneta?

    Ebbene, sì. In tutti gli Stati evoluti, la Banca Centrale guadagna dall'emissione della moneta.

    Come guadagna? Tecnicamente con il «reddito originato dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione». In parole povere, con il meccanismo descritto nei miei due video sull'emissione monetaria, ovvero con gli interessi dei titoli ceduti in cambio di moneta.

    Questo reddito si chiama «signoraggio».

    La Banca Centrale guadagna anche investendo soldi?

    Sì. La Banca Centrale guadagna anche investendo le riserve, che sono le riserve dello Stato, ottenendo così degli utili che prima saranno tassati direttamente e poi saranno girati definitivamente allo Stato (tolte le spese e gli accantonamenti vari).
    Fonte: http://www.bancaditalia.it/sispaga/riserve/nazionali


    È vero che la Banca d'Italia è privata?

    No. La Banca d'Italia è un Istituto di Diritto Pubblico, ed il vertice è a nomina del Presidente della Repubblica dietro suggerimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.

    Ma ha dei soci, quindi è privata!

    No. Non è privata neanche de facto.
    Prima delle riforme del 1926 e del 1936 la moneta in Italia era emessa da alcune banche commerciali. Dopo le riforme, il diritto di emissione è stato concesso solo ad una Banca, la Banca d'Italia, che è stata costituita da capitali delle varie banche private e dalle Casse di Risparmio. Tale situazione permane da allora, ma da Statuto questi, che si chiamano «partecipanti al capitale», non hanno poteri decisionali sulle questioni di politica monetaria.

    (aggiornamento 25/06/2013) La stessa Banca d'Italia risponde a questa ed altre domande con un suo comunicato ufficiale.

    Ma allora chi ci guadagna?


    Questa è la domanda cruciale, perché a prescindere dalla forma comunque i partecipanti al capitale o i dirigenti della Banca d'Italia potrebbero intascarsi i guadagni.

    Cosa ci fa la Banca d'Italia con questi utili? Li distribuisce ai dirigenti? Ci compra un'isola tropicale? No: la Banca d'Italia è un Istituto di Diritto Pubblico. Quindi gira il proprio guadagno allo Stato.

    Se la Banca d'Italia fosse privata, si terrebbe ben stretti i propri quattrini.

    Ecco un grafico semplificato.

    Quindi la risposta domanda «chi ci guadagna» è: lo Stato, ovvero noi.

    E chi me lo dice?

    Vediamo i documenti.

    È appena stata pubblicata la relazione annuale della Banca d'Italia relativamente all'esercizio 2011, e questo è il risultato.

    Pag. 288 (capitolo 22 "RELAZIONE SULLA GESTIONE E BILANCIO DELL'ESERCIZIO")
    L’esercizio 2011 si è chiuso con un utile netto di 1.129 milioni (852 nel 2010, cfr. il paragrafo: Sintesi delle risultanze di bilancio). Il risultato lordo prima dell’accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte è stato pari a 3.630 milioni (3.127 nel 2010). Le imposte di competenza dell’esercizio sono risultate pari a 1.101 milioni. [...]
    In considerazione dell’esigenza di rafforzare i presidi patrimoniali a fronte della rischiosità connessa in particolare con le funzioni istituzionali della Banca e tenendo conto degli utilizzi resisi necessari in passati esercizi, è stato effettuato un accantonamento di 1.400 milioni al fondo rischi generali. L’obiettivo del rafforzamento patrimoniale è perseguito anche dalla BCE e da altre banche centrali dell’Eurosistema.
    Quindi, in pratica:
    • La Banca d'Italia guadagna € 3.630 milioni lordi (anche dal signoraggio, dato che per praticità l'emissione monetaria la fa la Banca Nazionale e non la BCE)
    • Paga € 1.101 milioni come imposte allo Stato (rimangono € 2.529 milioni)
    • Accantona € 1.400 milioni (come hanno fatto le altre Banche Nazionali e la BCE) e rimangono così € 1.129 milioni
    Se non siete sicuri, ricontrollate con la calcolatrice. Io ho ricontrollato.

    A questo punto lo Stato ha già guadagnato € 1.101 milioni di imposte, ma anche l'accantonamento è dello Stato.
    Cosa fa la Banca d'Italia con gli altri € 1.129 milioni? Come tradizione, è scritto nelle ultime pagine della relazione in quanto riportano il testo che poi viene approvato pro forma dal Consiglio dei Partecipanti al capitale (quelli che altri definiscono i soci privati ma che come ho spiegato in un video non sono soci e non comandano niente).

    (capitolo 23 "DOCUMENTAZIONE ALLEGATA AL BILANCIO")

    Signori Partecipanti,

    Il bilancio che viene sottoposto alla Vostra approvazione chiude con le seguenti
    risultanze:


    Attività ............................... € 538.978.090.921
    Passività .............................. € 516.104.337.170
    Capitale e riserve ..................... €  21.744.578.174
    Utile netto dell’esercizio ............. €   1.129.175.577

    Il Consiglio superiore [formato dal Governatore e dal vertice della Banca d'Italia di nomina governativa, n.d.r.] Vi propone, ai sensi dell’art. 39 dello Statuto, il seguente riparto dell’utile netto:
    – alla Riserva ordinaria, nella misura del 20 per cento ......... €   225.835.115
    – ai Partecipanti, in ragione del 6 per cento del capitale ...... €         9.360
    – alla Riserva straordinaria, nella misura del 20 per cento ..... €   225.835.115
    – ai Partecipanti, nella misura del 4 per cento del capitale,  a integrazione del dividendo .................................. €        
    6.240
    – allo Stato, il residuo di ..................................... €   677.489.747
                                         Totale ..................... € 1.129.175.577

    Il Consiglio superiore, a norma dell’art. 40 dello Statuto e nel rispetto dei limiti da esso previsti, propone una ulteriore assegnazione ai Partecipanti pari a 67.050.000 euro da prelevare dai frutti degli impieghi della riserva ordinaria e di quella straordinaria, corrispondente allo 0,50 per cento dell’importo delle cennate riserve al 31 dicembre 2010.
    Quindi allo Stato vanno, in liquidità:
    • Imposte ................................. € 1.101.000.000
    • Residuo ................................. €   677.489.747
    • Totale .................................. € 1.778.489.747
    Rimangono di proprietà dello Stato (quindi aumentano il suo patrimonio):
    • Accantonamento .......................... € 1.400.000.000
    • Riserva Ordinaria ....................... €   225.835.115
    • Riserva Straordinaria ................... €   225.835.115
    • Totale .................................. € 1.851.670.230
    Per un totale di € 3.630.159.977 (non male, direi).

    Riassumendo, quindi:

    La Banca d'Italia (come tutte le Banche Nazionali dell'Eurosistema) emette euro ed impiega la riserva, ottenendo degli utili.
    Gli utili:
    • per circa il 50% vengono tenuti in riserva o accantonati;
    • per circa il 50% vengono girati allo Stato;
    • in piccola parte vengono girati ai partecipanti al capitale (banche, assicurazioni ecc.) 
    I partecipanti, tenuto conto del fatto che il capitale della Banca d'Italia è attualmente rivalutato tra i 30 ed i 40 miliardi di euro, ottengono un guadagno stimato tra lo 0,22% e lo 0,17%. Se prestare soldi all'1% è considerato un regalo, impiegarli allo 0,17% che cos'è?


    (LeFou!)

    Qui di seguito: il primo dei due video sull'emissione monetaria ed il video sulla Banca d'Italia.


    P.S. qualcuno in passato mi ha posto questa domanda: «e chi me lo dice che i bilanci dicono la verità?»
    Innanzitutto, se non dicessero la verità, non ci sarebbe nessuna «truffa legalizzata» poiché ci troveremmo di fronte ad un falso in bilancio vero e proprio, senza virgolette e senza note a margine. Quindi, chi afferma che i bilanci non dicono la verità, sta accusando la Banca d'Italia (con tutte le altre banche centrali del pianeta) di falso.
    Quando si accusa qualcuno di falso, va anche dimostrato dove sono i beni, i soldi, le ricchezze sottratte. Dove sono le prove, insomma. Se non servono prove per dimostrare che uno è un ladro, allora vale anche il principio per cui tu che leggi sei un ladro. L'ho deciso io, e non devo portare prove.
    Infine, come già detto, tutti gli Stati un po' evoluti dal punto di vista economico hanno una Banca Centrale che emette moneta e guadagna per conto dello Stato con questo stesso meccanismo. Se ogni Banca Centrale rubasse, ad esempio, il totale dell'emissione monetaria, si tratterebbe solo in Europa di aumentare la moneta circolante di circa 900 miliardi* di euro ogni anno, una quantità spaventosa di moneta immessa nel circuito monetario che si assommerebbe anno dopo anno alla quantità precedente, e che alla lunga non potrebbe che portare ad un'inflazione pazzesca.
    E poiché questa inflazione pazzesca non c'è, non c'è neanche la truffa.

    (* In Europa circolano circa 900 miliardi di euro. Se ad ogni rientro del titolo ogni Banca Centrale intascasse il nominale per spenderlo, quel denaro tornerebbe in circolazione senza rientrare mai. Calcolo corretto grazie ad Hires by Signoraggio Informazione Corretta)

    lunedì 30 aprile 2012

    Scie chimiche, le prove farlocche: razzi fabbricanuvolette e circuiti spray (by Mark Purdey)


    (nell'immagine: una tipica dimostrazione cospirazionista
    delle operazioni di aerosol)

    Una conoscente complottista (ebbene sì, ho delle conoscenze anche tra i complottisti) mi aveva segnalato un anno fa* la prova definitiva dell'esistenza delle scie chimiche. Un «documento governativo che prova l'esistenza delle irrorazioni nocive» ecc. ecc. Chiedo la fonte, e mi arriva: una ricerca pubblicata su «Pub Med».

    Ma come, avrebbero messo in piedi un'enorme macchinazione dal costo di svariati miliardi di dollari e poi pubblicano in un loro sito una ricerca che li inguaia? È proprio vero, non ci sono più le cospirazioni di una volta...

    In verità il sito pubmed.org non è propriamente un sito «governativo», né pubblica veline di governo o «documenti governativi». PubMed è la «US National Library of Medicine National Institutes of Health». La libreria medica nazionale, insomma, che pubblica online brevi estratti di pubblicazioni biomediche. È scritto proprio sotto il logo, ed accanto. Nella home page.

    Comunque, ecco la ricerca: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=AbstractPlus&list_uids=15082100&query_hl=2

    È la ricerca di un certo Mark Purdey (High Barn Farm, Elworthy, Taunton, Somerset TA43PX, UK) intitolata
    "Chronic barium intoxication disrupts sulphated proteoglycan synthesis:
    a hypothesis for the origins of multiple sclerosis"
    E sobbalzo leggendo l'abstract:
    "[...] as well as from the use of Ba as an atmospheric aerosol spray for enhancing/refracting the signalling of radio/radar waves along military jet flight paths, missile test ranges, etc."
    (traduzione: [...] come dall'uso di Bario sotto forma di spray aerosol atmosferico per esaltare/riflettere il segnale di onde radio/radar lungo i percorsi di jet militari, perimetri per test missilistici ecc.)

    Caspita: non solo è data per certa la presenza di irrorazioni, ma se ne conosce finalmente anche l'utilizzo ed il rapporto con la sclerosi multipla! A questo punto serve il testo originale, dato che Pub Med offre solo l'abstract!

    Ecco cosa dice il documento in PDF (la versione "uncorrected proof" con i riferimenti è questa: www.lightwatcher.com/chemtrails/BariumPoisoningStudy.pdf)

    L'affermazione viene corroborata da due riferimenti.

    Il [27] è un brevetto: "Paine TO. NASA barium ion cloud. Patent US 3813875, Barium release system to create ion clouds in upper atmosphere. Application No.: US 1972000248761, Patent issue date, June 4th 1974."

    Oddio, un brevetto di per sé non è una "prova delle irrorazioni": io posso brevettare un "aereo a fiato" ma non significa che qualcuno lo costruisca, che possa volare e che sia responsabile del problema dei vetri appannati della mia automobile! Ma l'esistenza di questo brevetto è citata anche da David Icke, quindi dev'essere roba forte!

    Ed ecco il primo dettaglio sospetto: il titolo nella bibliografia è stato ritoccato per renderlo più drammatico.

    Nella bibliografica è riportato:

    "Barium release system to create ion clouds..."

    Il documento originale invece si intitola:


    "Rocket having barium release system to create ion clouds..."

    che suona molto diverso, quasi fosse un razzo che esplode in cielo, fa la nuvoletta e compie il suo lavoro.
    E infatti, il brevetto consiste semplicemente di un meccanismo per emettere vari ioni di Bario tramite una combinazione binaria di composti chimici (non sono un chimico per cui non mi avventuro nei dettagli). Praticamente una roba simile a quello che permette le scritte nel cielo.
    Il brevetto stesso spiega l'uso pratico che può avere il meccanismo: serve per produrre una nuvoletta brillante per studiare le correnti atmosferiche. Lanci il razzo, si forma una nuvoletta, guardi dove va e a che velocità, e hai la tua bella informazione.

    Quindi, non solo il riferimento [27] è stato reso un po' più drammatico, ma non prova assolutamente le irrorazioni da parte di aerei ecc. ecc.

    Il [28] è invece un riferimento alla rivista "Electronic News" (eeehhh???) riguardo un articolo di un certo Jeff Dorsch nel numero dell'11 gennaio 1999. La rivista tra l'altro ha cessato le sue pubblicazioni, ma fortunatamente un po' di materiale è ancora presente in un sito del circuito della CBS.

    In quel numero Jeff Dorsch scrive diversi brevi articoli, ma sono tutti di elettronica e proprio non capivo... Poi ho aperto il primo, "BST Contract", e... non potevo credere ai miei occhi! Eccolo qui!


    Nota: L'articolo si trovava attraverso questo link http://findarticles.com/p/articles/mi_m0EKF/is_2252_45/?tag=content;col1, ma pare non sia più funzionante. Fortunatamente avevo uno screenshot.

    Ecco cosa dice:
    "ADCS, the semiconductor materials and delivery systems business of ATMI, Inc., announced a new barium strontium titanate (BST)-related ferroelectric material development contract. This contract builds upon ADCS's expertise for developing liquid delivery and vaporization techniques for new processes and products based upon its existing BST materials and processing technology.

    The Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) awarded ADCS a multimillion-dollar contract to develop BST--with a new combination of high dielectric tunability and low dielectric loss--for radar-based applications. The significant developments from ADCS's previous multi-year, multi-million DRAM Consortium laid a sound foundation for this new program. (The DRAM program developed materials and processing technology to demonstrate a chemical vapor deposition method for depositing BST capacitor thin films for one-gigabit DRAM cells.) Under this new contract, ADCS will further develop BST technology for high-frequency applications, with research collaborators Raytheon and North Carolina State University."

    L'articolo parla quindi del DARPA che ha commissionato ad un'azienda la ricerca sulla possibilità di poter applicare un conduttore a base di bario stronzio titaniato (BST) tramite la vaporizzazione chimica perché le tecnologie radar ne trarrebbero gran beneficio. Ovviamente non per spruzzare quei materiali nell'aria, ma per creare film sottilissimi per la creazione di celle DRAM da 1GB. E quelle memorie servono per i radar.

    Praticamente, hanno ordinato ad un'azienda di provare a fargli un materiale spray perché più è sottile e meglio funziona.

    Quindi, neanche il riferimento [28] dimostra l'irrorazione da parte di aerei ecc. ecc.

    E poiché i due riferimenti non dimostrano l'irrorazione da parte di aerei ecc., e poiché nello studio stesso non si dimostra la presenza delle irrorazioni, si conclude che tale studio non serve assolutamente a dimostrare alcunché riguardo all'ipotetico e mai comprovato cosiddetto «complotto delle scie chimiche».

    Come mai è stato dato spazio su PubMed ad un articolo con una bibliografia così strampalata? Perché, come è scritto nelle F.A.Q. di PubMed,
    Question: Are the journals in PubMed® peer-reviewed? Where can I find a list of peer-reviewed/refereed journals?

    Answer:

    Most
    (non tutti, n.d.r.) journals in PubMed are peer-reviewed or refereed. Non-editorial journal staff review original articles before the articles are accepted for publication.

    Criteria for peer review and the qualifications of peers or referees vary among publishers.
    Seguiamo il consiglio ed andiamo a controllare: chi ha pubblicato l'articolo originale? La rivista Medical Hypotheses, nata come forum di idee alternative al processo di controllo peer-review scientifico. Nessuno ha mai controllato quel'articolo prima della pubblicazione. Poteva anche esserci scritto che la sabbia è vegetale: sarebbe stato pubblicato lo stesso.

    L'articolo è del 2004. Dal 2010 la rivista si è impegnata a sottoporre gli articoli al processo di peer-review.

    (LeFou!)




    screenshot dell'abstract dell'articolo su PubMed

    * Domanda: perché hai ricevuto questa segnalazione ben un anno fa e ne parli solo adesso?
    Risposta: perché dopo essermi documentato ed aver scritto il draft dell'articolo, me ne sono completamente dimenticato. E allora?

    Update:  1° maggio 2012 aggiunta informazione su Medical Hypotheses, il publisher originale dell'articolo «scientifico» di cui si parla nel post (grazie a Davide Ori per la segnalazione e l'approfondimento).

    martedì 17 gennaio 2012

    Analisi di scie chimiche: acqua piovana? No, sabbia. Lo dice il CNR.

    Tempo fa avevo trattato circa i metodi intimidatori e disinformatori dei sostenitori della teoria del complotto delle "scie chimiche". Oggi tratterò della loro malafede.

    I complottisti sostengono che tale teoria sia supportata da prove solidissime, tra le quali troviamo una analisi di acqua piovana di Milano del 2005 dopo il passaggio di presunti aerei chimici. La presenza in tale acqua di sostanze anomale dovrebbe portare ad una conclusione: quelle scie in cielo non sono normali. In calce a quest'articolo ci sono copie delle presunte analisi della presunta acqua piovana inquinata dalle presunte scie chimiche.

    Questo "dato di fatto" è stato citato ripetutamente in tutte le sgangherate interrogazioni parlamentari e da tutti i "ricercatori della verità" che si battono da anni contro questo terribile complotto (senza mai analizzare una scia in quota, ci mancherebbe...).

    Nella foto: un ricercatore indipendente mentre raccoglie
    dei campioni di acqua piovana da analizzare

    Chiariamo subito: dal punto di vista scientifico questa non può né potrà mai essere una prova di nessuna scia chimica: non è possibile stabilire una relazione di causa-effetto tra una pozzanghera (o una provetta tenuta all'aperto nella quale ci è piovuto dentro) ed un aereo che viaggia a migliaia di metri di altezza. Ci sono i venti che trasportano pulviscono anche da altri continenti, ci sono altri noti protagonisti dell'inquinamento sia dell'aria che dell'acqua come le auto e le fabbriche, c'è il riscaldamento, ci sono i cani che fanno i bisognini nelle pozzanghere...
    E sinceramente sbandierare come prova della nocività delle "scie chimiche" un'analisi di acqua piovana proprio di Milano dove ogni tanto bloccano il traffico per l'inquinamento suona parecchio ridicolo.

    I fenomeni di questo genere vanno analizzati direttamente. Quindi, come siete già stati invitati a fare, se credete davvero che l'umanità sia in pericolo e bla bla bla muovete le chiappe ed andate in quota ad analizzare le scie di condensa come hanno fatto tanti altri ricercatori e giornalisti. Su, su.

    Ma c'è dell'altro.

    L'analisi sbandierata, a prima vista appare anomala per una nota riportata a mano nel foglio e non firmata:
    "Oltre al quarzo (SiO2) presente in modo preponderante
    Può essere individuata con sicurezza non assoluta
    la presenza di ossido di titanio e di idrossido di bario.
    Lo spettro è caratterizzato da un numero molto elevato di
    picchi e quindi sarebbe necessario l'utilizzo di una
    apparecchiatura che possa discriminare le sovrapposizioni
    dei picchi.
    Si può ipotizzare la presenza di sali di Calcio."
    Risulta un po' strano effettuare un'analisi con un macchinario che sputa fuori tabulati numerici e grafici, e poi dover aggiungere a mano una nota dove si afferma che "può essere individuata con sicurezza non assoluta (???)" una serie di molecole che la macchina non ha scovato... Cosa può portare un chimico ad affermare una cosa simile? Dal colore? Ha assaggiato il campione? Puzzava? Mah...

    Inoltre c'è un'altra anomalia: manca il certificato di analisi, ovvero l'interpretazione dell'analisi fornita dal chimico (e non dal tecnico). Un po' come sbandierare una radiografia senza mostrare il foglio firmato dal medico radiologo che conosce sia la macchina usata che l'anatomia umana e che può interpretare il senso di ciò che appare sulla lastra: cos'è quell'ombra sul torace? Un tumore? Una sonda aliena? Un bottone metallico? Un polmone?

    Allora ho consultato informalmente un chimico (che come lavoro fa il chimico) il quale mi ha confermato le mie perplessità. Dopodiché ho fatto la cosa più logica e naturale del mondo e che stranamente nessun cospirazionista e nessuno di coloro che hanno prodotto interpellanze parlamentari e comunali ha avuto l'ardire di fare: ho letto l'intestazione dei fogli, ho cercato un contatto email nel CNR riguardo le macchine a diffrazione a raggi X ed ho ottenuto una risposta.

    Ha avuto la cortesia di rispondermi il professor Gianluca Calestani dell'Università di Parma. Riporto qui sotto integralmente l'email che chiarisce una volta per tutte il senso di quei foglietti sbandierati come "analisi di acqua piovana".

    (email del 17 gennaio 2012 ore 11:58)

    Egregio Sig. Gentile,

    ho ricevuto la sua mail, giratami dal dott. Ferrari di IMEM-CNR.

    Effettivamente la figura riporta uno spettro di diffrazione di raggi X di polveri probabilmente eseguito con uno strumento allora in dotazione al Laboratorio Congiunto (CNR-Università) di Strutturistica (ex Centro di Studio per la Strutturistica Diffrattometrica del CNR) ubicato presso il Dipartimento di Chimica GIAF dell'Università di Parma. Di tale spettro non esiste traccia nei nostri archivi, in quanto solitamente i dati non di interesse vengono abitualmente cancellati dopo un pò di tempo (facciamo diverse centinaia se non migliaia di analisi di questo tipo l'anno). Questo da una parte ci impedisce di risalire alla fonte, ma dall'altra conferma che non si tratta di analisi commissionate in modo ufficiale, perchè altrimenti sarebbero rintracciabili.

    Probabilmente l'analisi è stata eseguita da noi, ma che io sappia nessuno di noi si è mai occupato di campioni di acqua piovana, nè raccolti personalmente, nè portati da qualcuno. L'accesso alle macchine è riservato a poche persone autorizzate (zona controllata per presenza di macchine radiogene) e la calligrafia dell'annotazione non è riconducibile ad alcuna fra queste. Questo mi fa pensare che la nota (fra l'altro in completo disaccordo coi risultati riportati per l'analisi in cui ne l'ossido di titanio nè l'idrossido di bario risultano fra le fasi cristalline cercate), sia stata quindi aggiunta in epoca successiva da qualcuno altro che di quei dati voleva fare un uso "non ortodosso". Per le caratteristiche dello strumento e del tracciato di diffrazione, sicuramente il campione analizzato era solido, ben cristallino (la diffrazione, a differenza della semplice diffusione, è un fenomeno fisico strettamente correlato alla presenza, a livello atomico/molecolare, di una struttura ordinata e periodica che è tipica dello stato cristallino) e disponibile in quantità di almeno mezzo grammo. Per la sua composizione il campione potrebbe sembrare una sabbia quarzifera, contenente anche fluorite e calcare in una certa percentuale (tutti composti insolubili o comunque poco solubili in acqua), ma purtroppo, come le dicevo, non ho nessuna idea della sua origine.

    Personalmente non sono certo un sostenitore delle teorie cospirazionistiche delle scie chimiche e devo dirle che ho molto apprezzato il suo filmato su Youtube. Se queste analisi fossero veramente relative ad acqua piovana dopo il passaggio di aerei, troverei  i cospiratori abbastanza goffi nello spendere tutti quei soldi per innaffiarci di "sabbia". Per questo basta saper aspettare ed il Sahara (aiutato dallo scirocco) prima o poi provvede anche in Val Padana.

    Cordiali saluti

    Prof. G. Calestani
    Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica,
    Chimica Analitica e Chimica Fisica
    Università di Parma
    Parco Area delle Scienze 17A
    43124 Parma
    Riassumendo:
    1. Non si tratta di un'analisi commissionata in modo "ufficiale"
    2. Nessuno dello staff ha raccolto il campione di acqua piovana per analizzarlo con quelle macchine
    3. Con quelle macchine non sono mai stati analizzati campioni di acqua piovana
    4. La calligrafia dell'annotazione non corrisponde a nessuno di coloro che hanno accesso alle macchine
    5. Il contenuto dell'annotazione è completamente incongruente rispetto alle analisi stesse
    6. L'analisi è stata fatta su un solido e ben cristallino e non su un liquido
    7. Sembra sabbia con altre sostanze insolubili (quindi se fossero state in acqua non erano disciolte)
    8. Se quella sabbia fosse venuta da un aereo, la cospirazione consisterebbe nel sommergerci di sabbia!
    Questa è una possibile interpretazione, in base ai fatti.
    • Qualcuno ha fatto analizzare dal CNR della sabbia, oppure è venuto in possesso di un'analisi del CNR che aveva analizzato sabbia.
    • Ha eliminato il certificato di analisi redatto dal chimico (o non l'ha mai avuto).
    • Ha aggiunto un'annotazione così assurda che neanche il più ignorante dei chimici del mondo potrebbe mai ritenere plausibile.
    • Ha pubblicato il tutto spacciandolo come prova a sostegno della presenza di strani composti diffusi dagli aerei su Milano, tanto i cospirazionisti non controllano mai le fonti. Si fidano e fanno il tifo.

    Ringrazio il CNR per la disponibilità e la cortesia, e le patacche dei complottisti che rendono le mie giornate sempre divertenti.

    (LeFou!)

    Seguono, come promesso, le famose "analisi di acqua piovana" dopo il passaggio di fantomatici "aerei chimici".